Era il 3 aprile del 1973 quando Martin Cooper, ingegnere di Motorola che viene considerato come l’inventore dei cellulari, ha effettuato la prima chiamata con un prototipo di telefono mobile. Il destinatario della chiamata fu Joel S. Engel, capo della ricerca ai Bell Labs che all’epoca lavoravano per trovare una soluzione al medesimo problema.

Alla Motorola ce l’abbiamo fatta, la telefona cellulare è una realtà.”

Queste le parole rivolte da Cooper al collega, ma ci vollero dieci anni e ingenti investimenti per riuscire a portare sul mercato la prima soluzione commerciale, chiamata DynaTAC 8000X. Si trattava di un telefono lungo 33 centimetri dal considerevole peso di 793 grammi, la metà rispetto al prototipo originale utilizzato da Cooper e decisamente tanti se paragonati agli standard attuali.

In effetti quei primi abbozzi di telefoni mobili erano lontani anni luce dai modelli che conosciamo oggi: 30 minuti di autonomia, 10 ore per ricaricare la batteria e una memoria capace di contenere 30 numeri. Il prezzo di 4.000 dollari non ha però impedito a Motorola di venderne 300.000 esemplari, una cifra decisamente importante se pensiamo che parliamo di oltre 30 anni fa.

Da allora l’evoluzione è continuata a ritmi impressionanti, riducendo le dimensioni dei telefoni mobili, diventato a un certo punto intelligenti, e i costi, rendendoli universalmente accessibili.