Quello che sembrava essere uno strumento destinato a scomparire, negli ultimi tempi sta dimostrando di avere ancora tanto da dare al mondo delle telecomunicazioni: stiamo parlando dell’SMS.

La conferma arriva da un nuovo sondaggio condotto dallo staff di Skebby.it e che ha interessato oltre 1.000 visitatori di questa piattaforma e di altri siti partner.

Ebbene, pare che il successo dell’SMS in ambito business sia da attribuire in gran parte ai tassi di apertura altissimi che questo strumento può vantare, soprattutto se confrontati con quelli di altre soluzioni come email e messaggistica istantanea: tra febbraio e aprile 2019 in Italia è stato sfiorato il 100%.

Il tasso di apertura (o open rate) indica la percentuale dei destinatari di SMS che alla ricezione del messaggio lo hanno aperto e viene usato per misurare l’efficacia di uno strumento di comunicazione.

Il successo degli SMS in Italia in ambito business è dovuto anche al fatto che lo spam è quasi inesistente in questo settore e inoltre tale strumento viene recepito dagli utenti come professionale, affidabile ed utile.

Il 93,3% degli intervistati tra i 35 e i 64 anni ha dichiarato di aprire gli SMS che riceve (il 66,40% apre tutti gli SMS che riceve mentre il 26,93% solo quelli da mittenti conosciuti) e la fascia d’età più propensa ad aprire gli SMS è quella compresa tra i 55 e i 64 anni d’età.

Diversa, invece, dovrebbe essere la situazione per quanto riguarda le normali comunicazioni tra utenti (così come confermato da un recente report proveniente dalla Germania).