Il nuovo SoC Apple A13 Bionic non sembra avere rivali in ambito mobile: in base all’analisi svolta da Anandtech su iPhone 11, iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max, i contendenti Android non riescono a tenere il passo, né per quanto riguarda la potenza pura né nel campo dell’efficienza.

Secondo l’analisi, i nuovi SoC A13 risultano il 20% più performanti rispetto ai predecessori in potenza di picco, con un consumo energetico generale inferiore: parliamo di generale perché nel momento di massimo sforzo, gli A13 consumano 1 W in più degli A12, rendendoli potenzialmente più inclini al surriscaldamento e al throttling.

Torniamo però in ambito Android per i confronti più interessanti: secondo Anandtech i punteggi ottenuti da A13 sono praticamente doppi rispetto a quelli del SoC concorrente (Qualcomm Snapdragon 855); i core “Thunder” (cioè quelli ad alta efficienza) risultano avere un vantaggio prestazionale 2,5-3 volte superiore, consumando addirittura meno della metà dell’energia.

 

I chip desktop risultano ancora in vantaggio di circa il 15%, ma il resto di quelli mobili non sembrano proprio stare dietro ad Apple. L’analisi porta i nuovi iPhone tra i migliori in ambito autonomia (nel web browsing), superati solamente da ASUS ROG Phone 2 con display impostato a 60 Hz, che però ha una batteria da 6000 mAh; Huawei Mate 20 si insinua tra iPhone 11 e iPhone 11 Pro, mentre a breve distanza resiste Samsung Galaxy S10+.

 

Mentre la potenza bruta non sembra essere un problema per quanto riguarda l’utilizzo del sistema (alcuni smartphone Android hanno prestazioni in linea o addirittura superiori nell’uso di tutti i giorni), lo stesso non si può dire dell’efficienza energetica (seppur iOS e Android siano OS completamente diversi). La distanza verrà colmata con la nuova generazione di SoC attesa a breve, magari proprio con Qualcomm Snapdragon 865? Chissà. Se volete consultare l’analisi completa vi rimandiamo alla fonte.

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