L’avvento delle applicazioni di messaggistica sembrava aver mandato in pensione gli SMS ma una nuova ricerca condotta da Skebby.it ci dice che invece questo strumento ha ancora tanto da dire.

Pare, infatti, che a distanza di oltre 25 anni dalla loro nascita, gli SMS stiano vivendo una vera e propria seconda giovinezza e ciò grazie soprattutto al segmento business, nel quale stanno trovando sempre più spazio.

Sono numerosi i professionisti, le piccole attività commerciali e le organizzazioni non profit che hanno deciso di sfruttare le potenzialità garantite dalle campagne marketing via SMS, a partire dalla possibilità di raggiungere anche chi non possiede uno smartphone ma un “semplice” cellulare.

Stando all’indagine di Skebby.it, nel 2018 sono stati inviati in Italia 4,2 miliardi di SMS, con un aumento pari al 6% rispetto all’anno precedente.

L’utilizzo di questo strumento nel segmento business, iniziato negli scorsi anni con le aziende più grandi, si sta ora diffondendo anche nelle realtà produttive più piccole (si pensi, ad esempio, a palestre, negozi di abbigliamento, ristoranti o parrucchieri), che sfruttano gli SMS per promuovere prodotti e servizi o comunicare con la propria clientela.

In sostanza, nonostante WhatsApp, Facebook Messenger e tutte le altre applicazioni di messaggistica, gli SMS non sono ancora pronti per andare in pensione.