Malgrado la presenza di soluzioni sempre più semplici e a buon mercato per utilizzare correttamente lo smartphone in auto, esistono regioni e città dove ancora oggi è facile individuare guidatori (di entrambi i sessi) impegnati in un utilizzo scorretto dello smartphone alla guida.

A seguito di un interessante studio portato avanti dal blog Patente Sospesa, si è riusciti a produrre uno spaccato delle abitudini degli automobilisti italiani durante la guida. Il dato più incredibile è che, ancora oggi, nonostante la presenza di accessori, numerosi automobilisti utilizzano il cellulare mentre guidano.

Cosa dice il Codice della Strada in merito

In attesa che il Codice della Strada sia aggiornato per integrare le nuove regole attese per gestire al meglio situazioni di mancata ottemperanza di quanto già oggi previsto dalla legge, attualmente l’articolo 173 dice che: “È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle forze armate e dei corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. E’ consentito l’uso di apparecchi a vivavoce o dotati di auricolare, purché il conducente abbia adeguate capacità uditive a entrambe le orecchie“.

Gli unici casi in cui è possibile utilizzare lo smartphone senza andare contro quello previsto dall’art. 173, è tramite l’utilizzo del vivavoce o di un auricolare. Attenzione a quest’ultimo punto: l’utilizzo di cuffie true wireless non è consentito alla guida, in quanto isolano l’autista dai rumori della strada.

Gli altri comportamenti non a norma prevedono l’utilizzo dello smartphone alla guida, il mancato utilizzo della funzione vivavoce, la digitazione di messaggi durante la marcia, stringere il telefono fra le mani durante la marcia.

Su cosa si basa il metodo di ricerca

Per valutare il comportamento degli automobilisti, alcuni volontari della piattaforma CiaoAldo si sono posizionati in punti nevralgici come ad esempio grandi incroci semaforici. Una volta sul luogo, hanno semplicemente annotato il comportamento assunto dagli automobilisti durante la sosta.

La ricerca ha preso in esame automobilisti di entrambi i sessi, su auto private, in assenza di altri passeggeri, escludendo però le auto pubbliche, i veicoli commerciali, i veicoli delle forze dell’ordine, per un totale di 3700 rilevazioni.

Cosa dicono i risultati

Purtroppo i dati raccolti descrivono un comportamento scorretto piuttosto diffuso in quasi tutte le regioni italiane. Sommando i dati, si evince che il 55,2% degli italiani utilizza in modo scorretto il telefono alla guida. Di questi, il 58,5% sono donne mentre la parte restante sono uomini.

Valle D’Aosta, Piemonte e Liguria le migliori regioni

La situazione nelle regioni italiane è come un gradiente di concentrazione. Più si scende al Sud, maggiore è la percentuale di automobilisti scorretti; di contro, più si sale al Nord, minore è la percentuale di donne e uomini che non rispettano il Codice della Strada.

La Valle D’Aosta, il Piemonte e la Liguria sono le uniche regioni dove la percentuale dei guidatori corretti supera quella degli scorretti, sia per quanto riguarda le donne che gli uomini. Milano è invece la città d’Italia dove, in termini assoluti, si registra il 60,7% di cittadini rispettosi del Codice della Strada, malgrado in Lombardia sia presente il 52% di guidatori che utilizzano il telefono in modo scorretto.

In questa regione si registra inoltre un triste record nazionale in cui 8 donne su 10 mantengono un comportamento scorretto alla guida, dove la media nazionale è di 6 donne su 10. Su quasi tutte le regioni è presente un divario più o meno netto fra donne e uomini, dove quest’ultimi mantengono spesso un comportamento lecito alla guida.

Da dove deriva il grande divario fra Nord e Sud

La Sicilia e la Sardegna sono le ultime classificate, dove è presente un’altissima concentrazione di guidatori che violano il Codice della Strada. Per darvi un esempio del dato tragico rilevato dalla ricerca, il 76,3% degli automobilisti utilizzano erroneamente lo smartphone durante la guida, immediatamente seguite dalla Calabria, dalla Puglia e dalla Basilicata.

Non va meglio la Campania, terzultima in classifica, dove i guidatori irregolari sono il 72%, con una lievissima differenza fra uomini e donne. Leggermente meglio la Toscana, l’Umbria, il Lazio, l’Abruzzo, il Molise e le Marche, dove i guidatori scorretti si aggirano sempre poco sopra il 50%.

Dai dati appena visti, risulta lampante il netto divario presente fra i guidatori del Nord e quelli del Sud. Ma da dove deriva questo comportamento così frequentemente scorretto da parte degli automobilisti siciliani, sardi, campani e calabresi?

Una possibile risposta può essere la presenza di auto con diversi anni sulle spalle, sicuramente commercializzate prima dell’arrivo di sistemi di infotainment – non parliamo di Android Auto – che non permettono ad esempio di sfruttare la funzione vivavoce collegando lo smartphone alla macchina tramite il modulo Bluetooth.

Questo però non è una scusante per giustificare in qualche modo l’uso scorretto dello smartphone alla guida. Difatti tutti i telefoni presenti in circolazione, e non solo gli smartphone, dispongono della funzione vivavoce. Questa può essere utilizzata senza incorrere in sanzioni, cosa che consigliamo a tutti i guidatori di autovetture con una certa età.