Ad oggi convivere con gli smartphone sembra del tutto naturale, quasi scontato. Solo i più “anziani” hanno ormai memoria di cos’era il mercato della telefonia prima dell’arrivo degli smartphone come li conosciamo oggi, quando le fotocamere non superavano i 2 MP e gli schermi, quando a colori, avevano una risoluzione che farebbe impallidire anche la più economica delle smartband.

L’80% degli italiani possiede uno smartphone, contro il 12% del 2009

Prendendo in considerazione l’utilizzo degli smartphone da parte degli italiani, si scopre che ad oggi oltre l’80% possiede uno smartphone quando ad esempio nel 2009 la percentuale non superava il 12%. In pochissimi anni abbiamo avuto un’impennata incredibile, merito soprattutto dell’arrivo dell’iPhone di prima generazione ma anche di tante altre aziende che hanno guidato questa rivoluzione del mercato mobile.

Secondo quanto dichiarato da Nunzia Ciardi, direttore del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni, durante il convengo “Media education” attualmente in corso alla Camera, questo fenomeno va “guidato con attenzione e con una diffusione adeguata della cultura”.

A cosa fa riferimento Ciardi con questa affermazione? Sicuramente alla necessità di educare i più piccoli ad utilizzare correttamente gli smartphone. È un percorso che deve iniziare fin dentro le mura domestiche e proseguire anche a scuola, dove purtroppo ancora oggi vengono spesso utilizzati per fini poco nobili.

Del resto una interessante ricerca portata avanti dal Laboratorio Adolescenza e Istituto di Ricerca Iard, ci mostrava quanto fossero in aumento casi di cyberbullismo ed insonnia in adolescenti di età spesso inferiore ai 14 anni.