L’ultimo rapporto rilasciato da NPD, compagnia specializzata in ricerche di mercato, prende di mira le abitudini di spesa degli utenti americani per quanto riguarda il mercato degli smartphone. Secondo i dati raccolti, si è visto che meno del 10% degli utenti è disposto a spendere 1000 euro per acquistare uno smartphone.

Diversi utenti dichiarano che, anche avendo a disposizione la cifra richiesta per acquistare un Samsung Galaxy Note 10, giusto per citare uno smartphone di fascia premium, preferiscono metterli da parte ed investirli nella nuova generazione di smartphone con connettività 5G.

Il rapporto mostra anche una piccola inversione di tendenza quando si passa a studiare le abitudini di acquisto degli utenti città per città. Ad esempio, in contesti di grandi centri abitati come New York, è molto più facile trovare utenti disposti a spendere 1000 euro per uno smartphone, cosa che potrebbe dipendere da un maggiore potere di acquisto o da un contesto culturale diverso, o una somma di questi fattori.

Questi dati però non ci stupiscono più di tanto. Del resto anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo amici o parenti che operano lo stesso tipo di strategia. Mettendo da parte particolari promo legate ad operatori che permettono di acquistare un nuovo top di gamma ogni anno, sono sempre più le persone che sono disposte ad investire una somma piuttosto importante di soldi (1000 euro o più) una volta ogni 2/3 anni.

Infatti, se ci facciamo un paio di calcoli, è anche quello che indirettamente ci consigliano di fare le stesse aziende hi-tech. Samsung offre aggiornamenti software per almeno due anni per i suoi smartphone; Google ne garantisce addirittura 3 di anni ed Apple con iOS 13 supporta smartphone rilasciati 4 anni fa.

È ormai noto che il mercato occidentale è sempre più saturo di un gran numero di smartphone di fascia alta con specifiche e caratteristiche simili. La vera battaglia avviene nella fascia medio-alta e medio-bassa del mercato, dove importanti aziende cercano di attirare l’attenzione dell’utente alla ricerca del prodotto con il miglior rapporto qualità/prezzo.

Del resto Realme è stata in grado di chiudere un Q3 incredibilmente positivo proprio grazie a questa strategia, togliendo il terreno da sotto i piedi ad aziende del calibro di Xiaomi, Samsung e Huawei.

Infine i paesi in via di sviluppo rappresentano la più ghiotta opportunità di capitalizzazione per le aziende hi-tech. Ovviamente non ci aspetteremo mai di vedere uno smartphone Apple venduto a 300 euro in India – problema per cui l’azienda di Tim Cook non riesce a reggere la concorrenza delle altre aziende -, ma ad esempio il nuovo Nokia C1 rappresenta un buon esempio di quello che stanno cercando di fare importanti realtà in questi mercati.

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