Gli arresti cardiaci spesso si verificano quando si è in casa e la vittima non ha nessuno vicino a cui chiedere aiuto ma presto questo compito potrebbe essere svolto dagli smart speaker.

I ricercatori dell’Università di Washington, infatti, hanno sviluppato un sistema capace di rilevare i segnali audio tipici di un arresto cardiaco e rispondere di conseguenza (è stato addestrato sulla base di centinaia di campioni di chiamata al numero di emergenza per ascoltare i suoni rivelatori della respirazione agonizzante che accompagnano un arresto cardiaco).

Il sistema inizialmente prova a chiedere aiuto a eventuali persone vicine e, in loro assenza, provvede a chiamare il numero di emergenza.

A dire dei ricercatori, il sistema è stato sviluppato sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale e la percentuale di falsi positivi sarebbe molto bassa.

Al momento tale sistema rappresenta una sorta di concept che il team di scienziati spera di riuscire a vendere a società che possano sfruttarlo e in questo caso pare naturale pensare a smart speaker con Google Assistant o Amazon Alexa (anche se ci sarebbero da superare i problemi relativi alla privacy per un altoparlante sempre attivo che ascolta la respirazione) o ad altri dispositivi per il monitoraggio delle condizioni fisiche.