Da un team di ricercatori dell’Università di Zhengzhou e dell’Università di Pechino arriva un interessante nuovo sensore che potrebbe rendere nei prossimi anni il mercato dei dispositivi indossabili decisamente più “vivace”.

Stando a quanto riportato da Tech Explore, infatti, questi ricercatori hanno sviluppato un nuovo sensore di idrogel capace di estendersi e di comprimersi e che potrebbe essere utilizzato per fabbricare una varietà di tecnologie flessibili con capacità di rilevamento, inclusi tracker sanitari e pelli robotiche.

Inoltre, aspetto di primaria importanza, questo nuovo sensore è sia facile da fabbricare che economico e ciò lo rende una soluzione ideale per un utilizzo su larga scala.

sensore flessibile allungabile

Il nuovo sensore potrà avere varie applicazioni pratiche

Il team di ricercatori ha creato questo sensore disperdendo uniformemente la polvere di nanofibre di carbonio (CFP) all’interno di un idrogel a base di alcool polivinilico (PVA), così da migliorare la sua resistenza meccanica e aumentarne la conduttività elettrica, il tutto senza perdere la qualità di materiale biodegradabile.

Questo sensore mostra un ampio intervallo di stiramento (366%) e compressione (70%) e tale caratteristica lo rende ideale per lo sviluppo di componenti elettronici altamente flessibili, che possono essere allungati o compressi mantenendo capacità di rilevamento ottimali.

Tra le applicazioni pratiche di questa scoperta vi sono sensori capaci di rilevare quando un utente si piega o allunga le articolazioni oppure attività come la respirazione e la deglutizione.

Sarà interessante scoprire se e quando arriverà su prodotti destinati alla commercializzazione.

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