Sembra che Chad Sayers, fondatore di Saygus, non abbia alcuna intenzione di mollare la propria creatura, che in oltre dieci anni di vita è riuscita solamente a sfornare alcuni prototipi e tante promesse non mantenute.

Lo sanno bene gli utenti che hanno supportato la campagna su Indiegogo alcuni anni fa e che sembrano ormai aver perso qualsiasi speranza di ricevere lo smartphone per cui hanno pagato profumatamente. In questi anni molti si sono chiesti se Saygus sia stata solo una colossale truffa, una presa in giro per gli utenti o una “vittima” dei colossi del settore che in qualche modo hanno impedito a una piccola realtà di decollare.

Va detto che sulla carta Saygus V2, le cui specifiche tecniche sono state ripetutamente aggiornate, sarebbe stato uno smartphone interessante, limitato forse da alcune scelte progettuali. Sul blog della compagnia americana è comparso qualche settimana fa un nuovo post che sollecita i potenziali investitori a scommettere ancora una volta su una piccola realtà, vogliosa di portare qualcosa di nuovo sul panorama della telefonia mobile.

È difficile credere che qualcuno possa credere ancora a questa “favola”, anche se i numeri messi sul piatto da Sayers possono sembrare allettanti. Si parla di margine di profitto del 26% entro 3 anni dal lancio, 0,3% delle quote di mercato che su un mercato da un miliardo e mezzo di smartphone non sono davvero pochi e potrebbero portare a un fatturato di parecchie centinaia di milioni di dollari.

Peccato che di concreto ci sia davvero poco, ma se la storia di Saygus va avanti da più di dieci anni e probabile che sentiremo ancora parlare di Chad Sayers e del suo smartphone da sogno.