Possediamo smartphone sempre più potenti dotati di fotocamere sempre più risolute, assimilabili – con le dovute proporzioni – a delle centrali di elaborazione tascabili. Perché non mettere a frutto queste capacità per migliorare le nostre città risparmiando denaro, hanno pensato in RoadBotics?

Cos’è RoadBotics, penserete voi? Si tratta di un’app che si avvale della presenza ormai capillare degli smartphone in auto per riprendere con la fotocamera i tratti di asfalto in cui transita il veicolo e trarre informazioni sullo stato di salute del manto.

Contrariamente a quanto potrebbero pensare alcuni, il sistema dicono sia molto preciso: le riprese vengono caricate sulla piattaforma di RoadBotics dove la tecnologia di deep-learning isola la strada focalizzandosi sulle sue condizioni in modo da affibbiargli un voto, sostituendo così le ispezioni visive che diversamente sarebbero a carico degli equipaggi incaricati.

“Monitorare continuamente la rete stradale è un duro lavoro, in special modo quando essa è estesa diverse migliaia di chilometri. È costoso sia in termini di tempo che di denaro tener fuori per settimane equipaggi di tecnici e ingegneri per valutarne le condizioni. RoadBotics e la sua ispezione automatica riduce i costi ma non l’affidabilità grazie alle immagini ad alta risoluzione”, dice Benjamin Schmidt, RoadBotics CTO della compagnia.

Compagnia che di recente ha ricevuto nuova linfa vitale per velocizzare la propria ascesa grazie ai quasi 4 milioni di dollari raccolti in fondi di avviamento. Altri capitali sono arrivati da numerosi investitori come Urban-Us, Urban-X, Radical Ventures e Ekistic Ventures, per merito dei quali RoadBotics è parte integrante dello sviluppo urbano in più di 75 comunità distribuite in 14 stati americani e in tutta l’Australia.