Brutte notizie per i consumatori che stanno aspettando il rimborso per quanto illecitamente fatturato in seguito all’introduzione del sistema a 28 giorni. Le compagnie telefoniche avevano fatto ricorso e sulla questione doveva esprimersi il Consiglio di Stato.

Il pronunciamento era atteso per il 31 marzo, ma l’udienza è stata rinviata a maggio. Il motivo è legato alla sentenza emessa dal TAR del Lazio nei confronti di TIM, che aveva chiesto la sospensione della delibera di AGCOM, non ancora pubblicata. È stato dunque inevitabile il rinvio, nonostante siano già ufficiali le sentenze emesse dal TAR nei confronti di Wind, Tre, Vodafone e Fastweb.

Si allungano dunque i tempi per l’emissione dei rimborsi, che potrebbero arrivare entro l’estate. Sconcertata la reazione di Altroconsumo, che stigmatizza l’intera vicenda:

Un altro rinvio a un diritto dei consumatori, in una vicenda che si trascina per due anni. In questo modo, diventa molto difficile difendere gli interessi dei consumatori perché, a causa di questi tempi biblici della giustizia, passa il messaggio che gli operatori possono fare quello che vogliono.

Ricordiamo che in seguito alle sentenze del TAR, AGCOM dovrà dimezzare, o quasi, le sanzioni, applicate con il nuovo sistema anziché con quello risalente al 2017.