Alla fine ciò che pareva scontato è avvenuto: Huawei ha reso noto che nelle attuali condizioni e con le limitazioni imposte dal governo statunitense la sua controllata HiSilicon non è in grado di produrre processori e, pertanto, la serie Huawei Mate 40 sarà l’ultima (almeno per il momento) a poter contare sulle CPU Kirin.

Ed è qui che entra in gioco Qualcomm, che sta provando a convincere il governo degli Stati Uniti a consentirle la vendita di chipset al colosso cinese.

Qualcomm vuole battere la concorrenza e conquistare Huawei

Stando a quanto riportato da The Wall Street Journal, data l’impossibilità di operare di HiSilicon e la decisione di TSMC di interrompere i rapporti con Huawei, al colosso cinese non resta altro da fare che acquistare i processori da un’altra azienda e Qualcomm vuole battere la concorrenza (in ballo ci sono cifre mostruose).

Le altre aziende a cui potrebbe rivolgersi Huawei sono Samsung, MediaTek (con cui vi sarebbe una trattativa per la fornitura di 120 milioni di chip) e Semiconductor Manufacturing International Corp (SMIC), che ha già realizzato il processore Kirin 710A.

Considerato che altre aziende hanno già ricevuto apposite licenze per condurre affari con Huawei, la speranza di Qualcomm di riuscire a fornire al colosso cinese i processori 5G per i suoi prossimi smartphone non è così campata in aria.