La recovery di Android rappresenta uno dei componenti più importanti di uno smartphone, tramite cui gli utenti possono compiere un gran numero di funzioni anche nel caso in cui la partizione di boot di Android dovesse presentare qualche problema e non fosse in grado di avviare lo smartphone. Nel corso degli anni sono state pubblicate un gran numero di recovery di Android, di cui oggi la TWRP è la più apprezzata e largamente utilizzata.

Non è il classico fork della TWRP

In queste ore il grande panorama del modding Android festeggia l’arrivo di una nuova recovery per Android: Pterodon Recovery Project. Lo sviluppatore del progetto, un tempo developer principale della recovery RedWolf nata da un fork della TWRP, non si è limitato a realizzare una custom recovery partendo già da quelle disponibili online, ma ha scritto il codice base da zero.

La componente grafica si basa sul motore grafico libaroma, cosa che permette a Pterodon Recovery Project di gestire le icone presenti sulla status bar e di posizionarle a schermo tenendo anche conto della presenza o meno di un notch, mentre lo sviluppatore ha anche aggiunto alcune funzioni accessorie come ad esempio il supporto al doppio tap to sleep (DT2S), gestire la luminosità del display tenendo premuti i tasti volume oppure attivare la torcia tenendo premuto il tasto di accensione.

Ad oggi Pterodon Recovery Project è in una fase di sviluppo piuttosto giovane e non è indicata per un utilizzo quotidiano. Sono ancora presenti ancora diversi bug che, volendo, possono essere corretti da sviluppatori esterni considerando la natura open source del progetto. Nel caso in cui voleste provare la recovery su un dispositivo di test, lo sviluppatore ha pubblicato un manifesto su come effettuare il porting.

L’utente ATG Droid ha inoltre pubblicato le build complete di Pterodon Recovery Project per due smartphone Redmi, di cui trovate i link qui in basso:

Redmi Note 3 | Redmi Note 6 Pro