Nemmeno il tempo di accogliere il 5G in Italia che già si inizia a parlare di 6G ovvero della connessione ultra veloce prossima ventura che dovrebbe debuttare nel 2030. Tuttavia, prima del traguardo che porterà alla nuova generazione, secondo quanto comunicato recentemente da Huawei si passerà da due tappe intermedie chiamate 5G+ e 5G++, in un certo qual modo seguendo l’esempio del 4G che è passato dal 4G+ e 4,5G preparando il terreno al salto più grande.

Il risultato finale sarà la possibilità di poter reggere una densità di dieci oggetti connessi per metro quadrato con una precisione di circa 10 cm e soprattutto latenze contenute in appena 0,1 secondi che porterà il 6G a prestazioni ora inimmaginabili anche considerando gli altri dati che sono emersi dalle anticipazioni sopraggiunte finora.

Il 5G ha già debuttato in diversi paesi al mondo come gli Stati Uniti d’America, in Cina e anche in Svizzera oltre che in Corea del Sud, tuttavia non è certo una novità che le grandi realtà tecnologiche debbano necessariamente sempre lavorare in anticipo e così possiamo già alzare il bordo del foglio che racconta le strategie del post-5G con LG che si era già esposta confermando un supporto governativo.

In questi dieci anni che separano il lancio del 5G dal 6G, o come si chiamerà, secondo Huawei ci saranno dunque due salti di qualità che andranno a migliorare le caratteristiche e le prestazioni della connessione di futura generazione. Il 5G+ debutterà entro 2024 con la versione 5G++ entro il 2028 per aprire le porte al 6G fra un decennio, nel 2030 andando peraltro a mostrare un’efficienza di più 40dB e picchi per connessione mobile ora inimmaginabili fino a un 1Tbps.

Inoltre, non c’è solo Huawei che parla di 6G visto che in Cina anche Su Xin, capo del gruppo di lavoro sulla tecnologia 5G al Ministero dell’Industria cinese ha anticipato che a Pechino dintorni è già dal 2018 che si inizia a lavorare sulle connessioni prossime venture. Tra le anticipazioni trapelate non c’è solo quella della velocità confermata a un 1Tbps e alla latenza bassissima viene anche raccontato come il 6G potrà coprire addirittura anche gli oceani e i mari in profondità per una copertura davvero capillare da alta portata in tutto il mondo, un passo che dovrebbe eliminare del tutto il digital divide e che potrebbe fornire un’ottima alternativa alla connessione satellitare globale Starlink in via di allestimento da parte di Elon Musk.