Pokémon Go è senza ombra di dubbio uno dei giochi più famosi e apprezzati degli ultimi anni. I numeri parlano chiaro: più di 100 milioni di download sul Play Store e più di 3 miliardi di dollari di ricavi a fine 2019. Se da un lato i piccoli mostriciattoli macinano record su record, dall’altro Niantic continua la sua lotta senza quartiere contro i dispositivi Android muniti di root.

Pokémon Go non può essere avviato con la TWRP

Normalmente l’ostilità verso i dispositivi rootati serve per evitare la presenza di “cheater” nel gioco, ma le ultime scoperte su Reddit sottolineano come l’azienda sia adesso in grado di bloccare l’esecuzione del gioco in presenza della TWRP. Tutti sanno che la TWRP è una delle recovery più utilizzate al mondo e che, in accoppiata alla Magisk, rappresenta il pano quotidiano per chi è solito modificare il proprio dispositivo Android.

Ma come fa Pokémon Go a rendersi conto della presenza della TWRP sul proprio smartphone? Durante l’esecuzione del gioco pare che questo vada alla ricerca della cartella della TWRP all’interno della memoria esterna del dispositivo Android. Ma c’è di più: si è scoperto che l’applicazione di Pokémon Go è in grado di individuare la cartella della TWRP anche in assenza dei dovuti permessi per accedere ad essa.

Al momento non sembra essere disponibile alcun sistema per aggirare il blocco, perciò evitate di effettuare il root al vostro smartphone se avete intenzione di giocare a Pokémon Go.