Il Parlamento europeo ha approvato due nuove norme che forniranno maggiori garanzie ai consumatori che acquisteranno beni fisici o contenuti digitali, sia online sia nei negozi. Il tutto si concretizzerà dopo la votazione formale presso il Consiglio.

Le norme vanno di fatto a potenziare i diritti contrattuali, fornendo protezioni aggiuntive nel caso in cui il fornitore non procuri quanto richiesto o offra un bene difettoso. Partiamo dai contenuti digitali, che si tratti di applicazioni, musica, giochi, servizi cloud e così via: secondo il testo, qualora non fosse possibile correggere un eventuale problema in un lasso di tempo “ragionevole”, il consumatore “avrà diritto a una riduzione di prezzo o a un rimborso integrale entro 14 giorni“.

Se tale difetto si presentasse entro un anno dalla fornitura, il consumatore non dovrà dimostrare nulla; per le forniture continue l’onere della prova rimane a carico del commerciante per tutta la durata contrattuale. I contenuti digitali forniti tramite un abbonamento potranno cambiare solo nel caso in cui sia previsto dal contratto, e il consumatore dovrà essere avvisato in anticipo e potrà risolvere il contratto entro almeno 30 giorni dalla notifica.

Per quanto riguarda gli acquisti di beni fisici, sia in negozio sia online, “il commerciante sarà responsabile nel caso il difetto si manifesti entro due anni dal momento in cui il consumatore ha ricevuto il prodotto“. Attualmente, al consumatore che rileva un difetto su un bene acquistato più di 6 mesi prima può essere richiesto dal commerciante di dimostrare che esistesse al momento della consegna: per le nuove regole, il consumatore non dovrà dimostrare niente e potrà richiedere una soluzione nel corso di un anno (per app, software e servizi) o due anni (beni).

Il consumatore potrà scegliere se ottenere una riparazione o una sostituzione a titolo gratuito. Nel caso in cui il problema persista, o la riparazione non avvenga in tempistiche ragionevoli, egli potrà ottenere uno sconto o addirittura la risoluzione del contratto, con conseguente restituzione di quanto speso. Ovviamente tutto questo varrà anche per i dispositivi smart o con elementi digitali, smartphone e tablet Android compresi.

Interessante, anche se piuttosto vago al momento, quest’altro punto: secondo il testo dovranno essere assicurati gli aggiornamenti software necessari durante “un periodo di tempo che il consumatore può ragionevolmente attendersi“, dipendentemente dal tipo di bene o contenuto digitale.

Il testo è stato approvato con 629 voti a favore, 29 contrari e 6 astensioni. Sarà ora sottoposto all’approvazione formale del Consiglio ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea: l’attuazione da parte degli Stati membri dovrà avvenire entro due anni e mezzo da tale data.

In fase di recepimento saranno sicuramente comunicati e definiti maggiori dettagli, quindi non ci resta che attendere gli sviluppi. Siete d’accordo con queste nuove norme o le ritenete troppo “sbilanciate” a favore dei consumatori? Fateci sapere la vostra nel solito box. Per saperne di più potete consultare il testo completo, in italiano, a questo link.

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