Stanley Whittingham le ha inventate, John Goodenough ne ha raddoppiato il potenziale mentre Akira Yoshino ha eliminato l’utilizzo del litio puro rendendole più sicure: parliamo delle moderne batterie agli ioni di litio e dei tre scienziati che le hanno inventate. Il premio Nobel per la Chimica quest’anno va proprio a loro ed è forse uno dei più meritati di sempre: l’utilizzo di queste batterie ha rivoluzionato il nostro modo di vivere permettendo non solo la nascita di dispositivi elettronici sottili e di lunga durata, ma anche l’aumento della produzione di energia rinnovabile, che può essere conservata grazie a queste incredibili celle.

Il premio Nobel per la Chimica 2019 è stato appena rilasciato dall’Accademia reale svedese delle scienze, ma l’invenzione risale agli ormai lontani anni 70 del novecento: la prima applicazione commerciale invece si è vista nel 1985. I tre scienziati sono ormai vecchi, ma potranno comunque e finalmente godersi i circa 823 mila euro del premio: pensate che John Goodenough è la persona più anziana ad aver mai conquistato il premio Nobel, con i suoi 97 anni.

Sottolineamo nuovamente come le batterie agli ioni di litio non solo abbiano permesso la realizzazione di tutti i dispositivi wireless attuali, ma risultano anche un importantissimo strumento per combattere il  cambiamento climatico: noi invece non possiamo fare altro che ringraziare i tre scienziati.