Sono molti i giocatori di Pokémon Go furbetti che, sin dalle prime versioni, cercano di non rispettare le regole utilizzando hack e trucchi vari. Niantic, società che ha sviluppato il videogioco, si è sempre battuta contro questi utenti introducendo degli strike. I cheater, però, si troveranno davanti a un blocco senz’altro più importante: il videogioco non potrà essere utilizzato anche solo se il sistema dovesse credere che il telefono abbia il root.

La scoperta è stata effettuata da un utente di Reddit che, dopo aver riscontrato un errore, ha deciso di indagare. Il ragazzo, che aveva effettuato il root in precedenza, ha cancellato ogni file che potesse collegarsi con tale procedura e, come per magia, l’erroreunauthorized_device_lockout” è scomparso.

Anche Android Police ha effettuato un test: il team ha creato un file chiamato “MagiskManager” e lo ha copiato nella memoria dello smartphone. Il gioco, che prima funzionava normalmente, ha prodotto lo stesso errore. Cancellando o spostando il file appena creato, Pokémon Go è tornato ad essere disponibile.

A questo punto, l’ipotesi più probabile è che Niantic abbia deciso di includere del codice che analizza la memoria interna del dispositivo e blocchi l’esecuzione nel caso in cui dovessero essere rilevati file sospetti.