Il 9 Gennaio 2007, giorno di presentazione di iPhone da parte di Steve Jobs, Apple richiese la registrazione di un brevetto sul termine “multitouch”. Dopo quasi 5 anni, l’USPTO (United States Patent and Trademark Office) ha negato ad Apple il brevetto perchè il termine è diventato troppo generico ed è utilizzato per definire la tecnologia in sè (la capacità di rilevare più input di tipo touch simultanei) più che le specifiche applicazioni di Apple.

Dopo un iniziale rifiuto da parte dell’USPTO, Apple era ricorsa in appello sperando di poter far valere le proprie ragioni, ma evidentemente non è riuscita a dimostrare la bontà della propria posizione. L’USPTO ha affermato che “più un termine è descrittivo, più dev’essere grande il peso da sopportare per provare che ha anche un significato secondario”, ovvero è compito di chi chiede il brevetto provare che il termine non è generico e si riferisce esplicitamente a ciò che si vuole brevettare. Il termine multitouch è stato utilizzato anche per tablet, smartphone, notebook ed altri dispositivi, rendendolo di fatto uno standard (così come, ad esempio, il termine “Walkman” per definire i mangiacassette portatili). Questo un estratto dalla decisione:

“Thus, from the foregoing, we find that “multi-touch” not only identifies the technology, but also describes how a user of the goods operates the device. Based on the evidence discussed above, as well as other evidence in the record, we agree with the examining attorney that MULTI-TOUCH indeed is highly descriptive of a feature of the identified goods. We now consider whether applicant has submitted sufficient evidence to establish acquired distinctiveness of this highly descriptive term.”

Tradotto:

“Quindi, viste le premesse, troviamo che “multi-touch” non solo identifica la tecnologia, ma descrive anche come un utilizzatore dei beni opera sul dispositivo. Basandosi sulle prove precedentemente discusse, così come altre prove nella memoria, concordiamo con l’avvocato esaminante che “MULTI-TOUCH” è realmente descrittivo di una funzione dei beni identificati. Ora consideriamo se il richiedente ha sottoposto sufficienti prove per dimostrare l’acquisita distintività di questo termine descrittivo.”

Anche se il merito del termine è da attribuire a tutti gli effetti ad Apple, la genericità che ha acquisito proprio grazie alla genericità del nome ne ha precluso a Cupertino l’utilizzo esclusivo rendendolo di fatto “libero”. Se Apple avesse deciso di chiamare il multitouch dei propri prodotti “many points”, ad esempio, avrebbe avuto probabilmente più possibilità di veder riconosciuto il brevetto vista la più spiccata particolarità del nome (multitouch, “più tocchi”, è il nome più intuitivo ed immediato per la funzione!).