Malgrado l’ottimo lavoro svolto da Google con la miriade di automobili di Google Maps pensate per mappare con precisione le nostre strade, alcune volte capita di trovarsi in difficoltà a causa di cambi di corsia o di restringimenti di carreggiata che non sono stati prontamente “registrati”.

Si tratta di un problema piuttosto limitato e che capita davvero pochissime volte, ma quando si guida è sempre meglio non correre rischi. In aggiunta bisogna anche considerare il costo che aziende come Google devono ammortizzare per tenere aggiornate le mappe, cosa che ha un impatto importante per i paesi che non sono coperte dal servizi di Big G.

Utilizzando immagini satellitari e reti neurali, il MIT vuole creare mappe digitali ad alta affidabilità 

Per mantenere i costi entro un certo limite, è possibile che alcune regioni del Mondo non vengono mappate, cosa che crea non pochi disagi alla popolazione locale. Il MIT e il Qatar Computin Research Institute (QCRI) hanno lavorato per creare un sistema automatizzato in grado di migliorare la precisione del GPS e non solo.

La collaborazione dei due istituti ha prodotto un sistema che utilizza le immagini satellitari e l’intelligenza artificiale per migliorare la precisione delle mappe e renderle il più aggiornate possibili. Questo prende il nome di “RoadTagger” ed usa appunto reti neurali per predire il numero esatto delle carreggiate presenti in una strada.

Secondo alcuni test effettuati utilizzando RoadTagger su mappe digitali di 20 stati americani, il sistema ha mostrato il numero corretto di corsie per il 77% dei casi e ha dedotto i tipi di strada (urbana o meno) con una precisione del 93%.

Come sottolinea Sam Madden, professore presso il Dipartimento di Ingegneria Elettronica e Informatica, la maggior parte delle mappe digitali odierne riguardano regioni in cui è presente un interesse da parte delle grandi compagnie – vedi Google.

L’idea sarebbe quella di riuscire a generare automaticamente mappe digitali ad altissima affidabilità utilizzando le informazioni satellitari, riuscendo così ad offrire a tutti i paesi l’accesso ad un sistema di mappe aggiornate.