Stando ai dati dell’Osservatorio Findomestic 2019, realizzato in collaborazione con Prometeia, la spesa italiana per gli smartphone è diminuita per la prima volta dopo diversi anni.

In particolare, pare che gli italiani abbiano deciso di rinunciare all’acquisto di uno smartphone nuovo, probabilmente anche spinti dalla volontà di attendere la disponibilità sul mercato di modelli dotati di connettività 5G a prezzi più concorrenziali rispetto a quelli oggi in commercio.

In diminuzione anche la spesa per PC e Smart TV mentre è in crescita quella per le auto (sia nuove che usate) e per rendere la propria casa più smart (sfruttando le tante potenzialità offerte dai dispositivi IoT).

La telefonia ha fatto registrare una contrazione della spesa pari al -4,4%, che arriva addirittura al -6% rispetto al 2018 se si va a considerare il settore più specifico degli smartphone.

Secondo Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio, tale riduzione della spesa è legata a vari fattori, come il mercato maturo, il forte calo dei prezzi, l’aggressiva concorrenza tra settori IT e telecomunicazioni e l’attesa per l’arrivo del 5G e ciò vale sia da parte dei produttori che dei consumatori.

Sempre secondo Bardazzi, “L’eventuale ripartenza è legata a doppio filo al sostegno dallo switch off verso le reti di quinta generazione che dovrebbe partire a fine 2021”. Se gli smartphone soffrono, diversa è la situazione per quanto riguarda i dispositivi indossabili (+61,5%) e gli auricolari (+45,5%).

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