Il numero totale di app mobile identificate come dannose e contenenti malware nel primo trimestre del 2020 è raddoppiato rispetto al primo trimestre del 2019: è questo uno dei dati che emergono dal nuovo report di Secure-D, piattaforma di Upstream che copre 31 operatori di telefonia mobile in 20 Paesi.

Nel primo trimestre la piattaforma di sicurezza ha rilevato più di 29.000 app dannose contro poco più di 14.500 nello stesso trimestre dello scorso anno. I primi tre mesi di quest’anno hanno visto anche un aumento del 55% nel numero di transazioni mobile fraudolente e un aumento del numero di dispositivi mobile infetti da malware.

Android malware sicurezza

Il malware continua a diffondersi tra i device Android

Inoltre, aspetto ancora più preoccupante, 9 delle 10 principali app dannose del primo trimestre del 2020 sono (o lo sono state) disponibili su Google Play Store, il che significa che hanno superato i controlli di sicurezza (nell’intero 2019 la percentuale delle 100 principali app dannose disponibili su Google Play Store è stata del 30%).

Nel 2020 l’app più “problematica” pare essere Snaptube, un’applicazione per scaricare video che ha fatto registrare oltre 40 milioni di download a livello globale (nel 2019 sono stati riscontrati oltre 70 milioni di transazioni fraudolente collegate a quest’app).

Per quanto riguarda i dispositivi infettati, infine, secondo Secure-D vi è stato un aumento del 7% e si è passati dai 10,5 milioni di unità del primo trimestre del 2019 agli 11,2 milioni di quest’anno.