Se l’utilizzo delle impronte digitali allo stato attuale è uno dei più efficaci e validi sistemi per garantire la sicurezza degli smartphone, in futuro la tecnologia richiederà metodi ancora più affidabili.

Stando ad un nuovo report di Phys.org, uno scienziato di nome Wenyao Xu ritiene che la risposta a tale problema sia da ricercare nelle onde cerebrali.

Xu ha infatti ideato una cuffia che analizza le onde cerebrali e determina i modelli unici che una persona crea mentre guarda le immagini. In pochi secondi viene confermata l’identità della persona, che quindi “sblocca” il test.

Per stabilire l’identità originale, i soggetti del test hanno visto immagini di animali e celebrità come Leonardo Di Caprio in rapida successione, per un totale di quattro volte. Dopo cinque mesi sono stati invitati a ritentare il test, così da mettere alla prova l’efficacia della “password del cervello”. Stando a Xu, i test si sono rivelati efficaci al 95%.

Ovviamente per far funzionare questo sistema è necessario un auricolare, cosa che lo rende piuttosto complicato per fare qualcosa di semplice come sbloccare lo smartphone ma i test di Xu dimostrano che le onde cerebrali possono essere utilizzate come conferma dell’identità biometrica, quantomeno in via teorica.

Per passare alla pratica sarà necessario attendere che qualche produttore si interessi a tale progetto.