WhatsApp non è solo un servizio che ci permette di stare in contatto con gli amici e di condividere immagini o altri contenuti multimediali: a volte, infatti, può trasformarsi anche in qualcosa di molto serio.

Ne sanno qualcosa dieci lavoratori di un’azienda specializzata in appalti per pulizie e facchinaggio, ai quali è stato comunicato il licenziamento proprio attraverso la popolare app di messaggistica.

Stando a quanto reso noto da un comunicato della FILCAMS Firenze, i dieci lavoratori hanno deciso di impugnare tale licenziamento, a loro dire comunicato attraverso un mezzo non idoneo a garantire i requisiti richiesti dalla vigente legislazione.

Non si tratta, tuttavia, della prima volta in cui viene utilizzata WhatsApp per comunicare un licenziamento: nel 2017, per esempio, il Tribunale di Catania è stato investito del compito di giudicare la legittimità di tale strumento per una situazione analoga e il Giudice in quel caso specifico ha ritenuto quest’app di messaggistica idonea ad assolvere tutti i requisiti formali richiesti dalla legge.

L’augurio per i dieci lavoratori di Firenze è che questa volta vada diversamente.

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