Numerosi giovani appassionati, 48 ore a disposizione e l’obiettivo di realizzare dei videogiochi: anche quest’anno Catania ha accolto a braccia aperte il Global Game Jam. L’evento, che si è tenuto dal 25 al 27 gennaio 2019, viene organizzato in diverse località di tutto il mondo. Noi abbiamo deciso di vivere in prima persona questa iniziativa, proprio a Catania.

Alcuni designer, programmatori, musicisti e semplici appassionati si sono riuniti, hanno formato dei team, si sono conosciuti e hanno iniziato un fantastico viaggio nel mondo della tecnologia. Gli obiettivi ultimi erano due: realizzare un videogioco in sole 24 ore e divertirsi.

Il tema

I partecipanti di tutto il mondo devono seguire ogni anno un tema diverso. Il tema di GGJ 2019 è stato la “casa” e cosa rappresenta per i concorrenti. Ecco il video introduttivo della tematica:

La location

Il Global Game Jam 2019 (semplificata con GGJ) di Catania si è tenuto all’interno di TIM #WCAP, uno dei più importanti corporate accelerator italiani.

Le strutture aperte da TIM, presenti a Catania, Milano, Bologna e Roma, sono nate con lo scopo di selezionare, accelerare e finanziare le start-up più interessanti nell’ambito digitale. Anche Mirko Viola di Tree, partner di TIM #WCAP che si occupa anche della ricerca delle migliori start-up, ha partecipato all’evento: l’abbiamo incontrato e abbiamo scambiato due chiacchiere con lui.

Questo posto rappresenta per Catania il punto di riferimento dell’innovazione.

Sono queste le parole con cui il Business Community Manager di Tree ha descritto la location.

Tree ha come scopo quello di facilitare i processi di migrazione di mondi diversi mettendo in un rapporto di collaborazione le grandi aziende, come TIM, e i progetti innovativi. Cerchiamo di innovare i processi interni, i prodotti e i servizi attraverso il ruolo che i nuovi talenti possono portare. Il gaming è un settore in crescita; ogni anno vale circa un miliardo e mezzo di euro in Italia in tutti i settori in cui si articola. Di conseguenza, c’è grande possibilità di sviluppo ed è un mercato promettente per il nostro territorio. Lo vediamo anche dalla risposta ottenuta con il Global Game Jam. Noi di Tree siamo orgogliosi di promuovere questa iniziativa perché riteniamo possa essere un luogo in cui conoscere talenti da coinvolgere nelle nostre attività.

L’ambiente è spazioso, moderno e accogliente. I team che hanno partecipato all’evento hanno potuto sfruttare un’area per poter sviluppare i loro progetti in piena tranquillità.

Gli organizzatori

Diffondere la cultura dei media digitali: questo è lo scopo dell’Associazione Culturale E-Ludo Lab, che si è occupata dell’organizzazione dell’evento. Ambra Bonaiuto, vice presidente dell’associazione, ha sottolineato che Catania, dal punto di vista dell’innovazione e della tecnologia, è la città siciliana più importante. E-Ludo Lab organizza la GGJ dal 2009: quest’anno, infatti, la manifestazione ha compito 10 anni.

La Global Game Jam è una manifestazione che avviene in contemporanea mondiale dove gli appassionati si riuniscono per sviluppare insieme un videogame. Catania è oramai divenuta la città più importante della Sicilia, da questo punto di vista. In questi anni abbiamo fatto molto. Negli ultimi 5 anni, invece, ci siamo soffermati proprio sui videogiochi.

Sono queste le parole con cui Ambra Bonaiuto ha descritto l’evento.

Anche il Google Developer Group (GDG) di Catania, promossa da Google Inc. a partire dal 2010, ha contribuito all’organizzazione dell’evento. Tutti i vari GDG presenti nel mondo supportano gli sviluppatori e sperimentano insieme le tecnologie e metodologie di Google. Fabio Arceri, il Lead Community Manager di Google Developer Group Catania, ha regalato ai partecipanti un intervento in cui, con una grande ironia e motivazione, ha introdotto il gruppo no-profit.

Drakkar Dev: lo sviluppo made in Italy

Si parla spesso di sviluppatori e designer che decidono di allontanarsi dall’Italia per coronare i loro sogni. Eppure, anche nel nostro stato ci sono numerose software house che lavorano a prodotti molto interessanti.

Drakkar Dev è nata nel 2010. Siamo due soci e abbiamo iniziato a sviluppare alcuni videogiochi mobile. Recentemente ci siamo spostati su Steam, con il videogame che potrebbe essere definito come la somma della nostra attività. Il core è composto da due persone e alcuni collaboratori che, a volte, ci aiutano.

Drakkar Dev, fondata nel 2010 da Domenico Gallo e Manlio Greco, ne è un esempio. La società è riuscita a sviluppare un videogioco indie di altissima qualità, War Tech Fighters, disponibile su Steam. Ecco il trailer:

Il nostro ultimo titolo è un gioco arcade con protagonisti robot giganti ispirati al Giappone. Lo sviluppo è stato medio/lungo, circa 2 anni e mezzo, ma, essendo stato sviluppato solo da due persone, possiamo dire che non è stato molto. Abbiamo anche sviluppato titoli per Android e iOS che ci hanno aiutato a finanziare il nostro ultimo progetto.

Domenico e Manlio hanno partecipato a GGJ: i due hanno analizzato la loro ultima fatica dal punto di vista tecnico. I partecipanti, appassionati e convinti di voler seguire questa strada, sono rimasti piacevolmente colpiti da questa lungimirante analisi.

La seconda parte del loro intervento si è concentrata su Steam, piattaforma di Valve che si occupa della distribuzione di videogiochi. Anche loro hanno deciso di rilasciare un’intervista per TuttoAndroid. Alla domanda: “Cosa ne pensate dello sviluppo in Italia e, in particolare, in Sicilia?”, la risposta è stata sicura:

Da questo punto di vista non abbiamo trovato particolari svantaggi o vantaggi La nostra posizione geografica non ha influito più di tanto sul nostro lavoro.

I progetti

I partecipanti sono riusciti, sfruttando al meglio il limitatissimo tempo a disposizione, a realizzare validissimi progetti. Ecco i progetti a cui la giuria di GGJ 2019 di Catania ha deciso di assegnare dei premi:

  • Miglior Comparto Tecnico: Team DEW (Vittorio Schembari, Valerio Lo Presti, Diego Catalano, Emanuele Scuderi) con il gioco Collhabitation;
  • Migliore Sceneggiatura: Carbonara Team (Martin Bonanno, Claudia Marchese, Giulio Barresi, Giorgia Giumarra, Giuseppe Favara, Giuseppe Danilo Scamporlino) con il gioco Feeling Home;
  • Miglior Game Design: WC Team (Antonio Messina, Samuele Sciacca, Ginevra Chiechio, Giuseppe Averna, Antonio Smiriglio, Martina Cannizzaro) con il gioco GISO;
  • Gioco più originale: Team DEW (Vittorio Schembari, Valerio Lo Presti, Diego Catalano, Emanuele Scuderi) con il gioco: Collhabitation
  • Achievement Unlocked (per aver rispettato e usato i diversifiers): Team Cyberlab (Nadir Morandi, Carmelo Ventimiglia, Riccardo Messina, Samuele Padalino, Sara Di Raimondo, Manuel Vitale, Gianmarco Pane) con il gioco Where the hell is my shell;
  • Miglior Team: WC Team (Antonio Messina, Samuele Sciacca, Ginevra Chiechio, Giuseppe Averna, Antonio Smiriglio, Martina Cannizzaro) con il gioco GISO.

Conclusione

Una fantastica iniziativa che è stata capace di riunire numerosi ragazzi con una passione in comune: i videogiochi. La vera vincitrice della manifestazione è stata la “passione” di questi giovani che hanno deciso di mettersi in gioco e di mostrare che anche in Italia esistono persone capaci di rivoluzionare il mondo e abbracciare l’innovazione. Non ci resta che porgere i nostri più sinceri complimenti agli organizzatori e ai partecipanti che hanno dato vita a questa esperienza.