L’Agcom ha ufficialmente approvato quelle che ha definito come le linee guida per la definizione delle campagne di misure sul campo ovverosia dei drive test della qualità del servizio dati in mobilità per la campagna 2019 con la determinazione N. 17/19DTC. Su cosa vertono le novità e cosa, nel concreto, cambia per i consumatori dopo il risultato di questa consultazione?
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha isolato una serie di indicazioni tecniche dettagliate in merito alla pianificazione e successiva messa in pratica e gestione dei cosiddetti drive test per l’anno in corso (2019) che sono misurazioni sul campo atte a verificare la qualità dei servizi dati mobile sul territorio nazionale e poggiandosi sulle varie reti di servizio. L’accettazione è avvenuta ai sensi dell’articolo 7, comma 2, della delibera n. 154/12/CONS, come modificato dall’art. 1, comma 5, della delibera n. 580/15/CONS.

Le misurazioni andranno a saggiare le prestazioni e la qualità del servizio dei network mobile sul territorio italiano con test affidati alla Fondazione Ugo Bordoni prendendo a campione zone della Penisola con 45 città densamente popolate (con una media di due per regione). Le città sono: Pescara, Teramo, Potenza, Matera, Reggio Calabria, Catanzaro, Napoli, Salerno, Bologna, Modena, Parma, Ravenna, Trieste, Udine, Roma, Latina, Genova, La Spezia, Milano, Brescia, Bergamo, Ancona, Pesaro, Campobasso, Torino, Novara, Bari, Taranto, Foggia, Cagliari, Sassari, Palermo, Catania, Messina, Firenze, Prato, Livorno, Trento, Bolzano, Perugia, Terni, Aosta, Verona, Padova e Vicenza.

Scendendo nel dettaglio, saranno utilizzati smartphone Samsung Galaxy S9 con connessione LTE visto che le prove saggeranno le reti 4G di Tim, Vodafone e Wind Tre. Si studieranno la velocità di trasmissione dei dati separatamente tra download e upload e browsing di varie pagine web o in alternativa il tempo di trasmissione.

Il server al quale ci si collegherà è ospitato presso un dei NAP (Neutral Access Point) italiani di interconnessione. Verranno isolate informazioni su eventuali errori e inaccessibilità, perdita di dati dei pacchetti, ritardi e lag. Prendendo come test un video su YouTube si verificheranno l’attesa per la riproduzione della clip, tasso di interruzione per freezing e insuccesso nello scaricamento.

Due le misurazioni. La prima è di tipo nomadica con il dispositivo fermo in un punto specifico per 15 minuto e la seconda dinamica con il dispositivo in movimento. Le misurazioni statiche avverranno a Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Verona, quelle dinamiche nelle restanti. Si partirà da luglio e si dovrebbe terminare a ottobre (500 le ore calcolate, 8 al giorno per 65 dì lavorativi) con la successiva elaborazione non oltre il novembre 2019 e pubblicazione dei dati sul sito ufficiale tra dicembre e febbraio 2020.