Brutte notizie per TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb: nei giorni scorsi, infatti, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha confermato le misure cautelari adottate in via d’urgenza il 21 marzo 2018 per contrastare un’intesa restrittiva tra questi operatori.

Secondo l’AGCM, TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb avrebbero coordinato la propria strategia commerciale relativa alla cadenza dei rinnovi e alla fatturazione delle offerte, dando luogo a pratiche scorrette, così da aggirare i nuovi limiti imposti dal legislatore.

A dire dell’AGCM, tali operatori avrebbero comunicato quasi contestualmente ai propri clienti il cambio della tempistica della fatturazione di offerte e servizi (da quattro settimane a un mese), con un contemporaneo aumento del canone.

L’AGCM ha pertanto deciso di confermare il provvedimento con cui ha adottato le misure cautelari, in virtù del quale gli operatori telefonici devono sospendere l’attuazione della rimodulazione contestata e definire la propria offerta in maniera autonoma rispetto alla concorrenza.

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