Si, è giunta l’ora di rendere “smart” un altro dispositivo utilizzato da milioni di persone tutti i giorni: stiamo parlando della sigaretta elettronica, che da oggi ha il Bluetooth e si chiama Juul C1. La connessione va naturalmente effettuata con i nostri onnipresenti smartphone e permette di tenere traccia delle abitudini “fumatrici” dell’utilizzatore, per esempio registrando il numero di aspirazioni medie che si fanno.

La connettività serve anche a localizzare la sigaretta (se si trova ancora nei paraggi) ed a determinare se siamo noi ad averla in mano: in caso contrario Juul C1 si disattiverà e non potrà essere utilizzata da altre persone. Per connettere la sigaretta agli smartphone è necessario installare l’applicazione Android dedicata, che si occupa non solo di mantenere memorizzati i dati sul fumo, ma anche a verificare tramite riconoscimento facciale e autenticazione a due fattori l’età di chi sta provando ad utilizzare Juul C1. I teenager non saranno perciò in grado di fumare con questa sigaretta.

Le restrizioni non si fermano qui: l’azienda sta infatti pensando di utilizzare in futuro la geolocalizzazione per impedire ai fumatori di fumare la sigaretta attorno a scuole ed altri luoghi analoghi.

Insomma qualche dubbio sulla privacy sorge e l’utilità di Juul C1 è limitata al numero di utilizzatori: i teenager posso infatti continuare ad acquistare ogni altra marca di sigarette, elettroniche o meno, ma la soluzione di questa azienda apre la strada ad un futuro in cui il fumo potrà essere controllato in modo più preciso.