La copertura della rete 4G è piuttosto omogenea in Italia, senza grosse differenze tra Nord e Sud: considerando cinque zone (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole), le differenze nelle percentuali di collegamento 4G sono contenute, anche se permangono discrepanze in base alle aree più o meno popolate. Lo dicono i dati OpenSignal, ottenuti combinando quelli Eurostat e Istat.

OpenSignal ha analizzato la disponibilità della rete 4G (e non la velocità) distinguendo tre aree in ciascuna delle cinque zone, in base alla densità di popolazione; in quelle a più alta densità troviamo la più alta percentuale di collegamento 4G (84,4% del tempo in media), e seguono quelle a media densità (80,2%) e a bassa densità (71,4%). Secondo i dati Istat il 33,3% degli italiani vive nelle aree densamente popolate, che corrispondono appena al 4,8% del territorio.

Che nelle aree rurali ci possa essere meno disponibilità di 4G è piuttosto scontato, ma se analizziamo invece i dati riferiti a Nord e Sud scopriamo che le differenze a parità di area non sono così marcate, anzi:

  • aree con alta densità di popolazione:
    • Nord-Ovest: 86%
    • Nord-Est: 82,8%
    • Centro: 84,6%
    • Sud: 83,6%
    • Isole: 80,9%
  • aree con media densità di popolazione:
    • Nord-Ovest: 81,5%
    • Nord-Est: 79,7%
    • Centro: 78,6,6%
    • Sud: 80,6%
    • Isole: 79,3%
  • aree con bassa densità di popolazione:
    • Nord-Ovest: 72%
    • Nord-Est: 71,3%
    • Centro: 69,1%
    • Sud: 71,7%
    • Isole: 73,3%

Nelle aree rurali, ossia quelle con bassa densità di popolazione, gli utenti delle Isole passano più tempo in 4G rispetto alle altre zone d’Italia (73,3% contro il 72% del Nord-Ovest), e come potete vedere dai dati, in generale le differenze Nord-Sud non sono affatto marcate. D’altro canto, risulta piuttosto evidente come gli operatori concentrino i loro sforzi nelle zone più popolate, e così sarà anche per il 5G.