I benefici dell’abolizione dei costi del roaming nell’Unione Europea ha portato molti benefici, con un aumento notevole del traffico dati e delle persone che utilizzano lo smartphone all’estero.

Il 15 giugno dello scorso anno la Commissione Europea ha deciso di abolire i costi del roaming per tutti i cittadini che si spostano nei Paesi dell’Unione, dopo una lunga attesa fatta di regolamentazioni e rimandi iniziata nel luglio del 2007.

Dal Rapporto sul Mercato Unico Digitale stilato dalla Commissione ad un anno e mezzo dall’attuazione della nuova legge, è emerso un netto aumento delle chiamate e del traffico dei dati. In particolare, l’uso dei dati mobili è quintuplicato rispetto al 2017, grazie anche alla copertura della rete 4G che dall’85,6% del 2016 è passata al 90,8% a fine 2017.

È aumentato anche il numero dei viaggiatori che si connettono ad internet in roaming quando si trovano all’estero, per la precisione il 34% (prima si viaggiava sui 15%), mentre la percentuale di persone che non utilizzano i dati quando sono in viaggio è calata dal 42% al 19%.

L’abolizione dei costi del roaming ha abbracciato tutti i Paesi dell’Unione Europea, con l’aggiunta della Norvegia, dell’Islanda, del Liechtenstein, della Città del Vaticano e di San Marino, mentre i grandi esclusi continuano ad essere la Svizzera e il Principato di Monaco.

Nel primo caso soltanto i clienti Fastweb hanno dei costi agevolati, per via della proprietà svizzera dell’azienda, mentre per il Principato di Monaco la ragione è probabilmente fiscale, poiché il monopolista Monaco Telecom opera come collaboratore per alcuni operatori di altri Paesi come Afghanistan, Cipro, Kosovo e Marocco.

Sembra quindi che in definitiva gli effetti del roaming europeo gratuito siano stati più che positivi, nonostante le vane obiezioni degli operatori telefonici che in questi anni hanno remato contro questa iniziativa.