L’Assessore alle Politiche sociali e alla Scuola del comune di Monte San Savino, in provincia di Arezzo, ha deciso che i gruppi di WhatsApp scolastici tra genitori ed insegnanti saranno chiusi e banditi.

La decisione è maturata dalla volontà di riportare i colloqui tra genitori e insegnanti a conversazioni reali faccia a faccia, per evitare che le chat creino confusione, stress e malintesi che possono degenerare in informazioni distorte.

In occasione della riunione con le famiglie per la ripresa delle attività scolastiche, l’assessore Rampini ha ribadito che questa sarebbe stata l’unica modalità ufficiale per la comunicazione con il Comune e che né il comune stesso né le educatrici gradiscono essere inclusi in chat di gruppo.

Le autorità hanno inoltre dichiarato che “il Comune fornirà le informazioni importanti riguardanti il funzionamento dei servizi attraverso i canali ufficiali, mediante i quali saranno ascoltate le necessità delle famiglie grazie alle sollecitazioni del rappresentante dei genitori”.

Le reazioni alla decisione dell’Assessore e degli insegnanti sono risultate molto diverse, con alcuni genitori che l’hanno definita non al passo con i tempi e controproducente,  in quanto non permette di avere delle informazioni immediate, mentre altri genitori hanno reagito positivamente alla scelta delle autorità.

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