Nelle scorse ore ARM ha presentato la sua ultima CPU mobile di fascia alta, Cortex-A76, e confronti tra benchmark con chip Android esistenti e quelli della serie A di Apple suggeriscono che il produttore di iPhone è un paio di anni avanti rispetto alla concorrenza.

Stando a tali risultati benchmark, la CPU Cortex-A76 è riuscita a fare meglio sia del processore Samsung Exynos 9810 che del Qualcomm Snapdragon 845 (il chip utilizzato in molti degli attuali modelli di punta Android).

Tuttavia, il chip Apple A11 si conferma decisamente più performante, tanto che i punteggi di Cortex-A76 sono praticamente simili a quelli di Apple A10.

Considerando che Apple lancerà il processore A12 nel momento in cui i dispositivi Cortex-A76 arriveranno sul mercato, si può ritenere che il colosso di Cupertino abbia un vantaggio di circa due anni rispetto alla concorrenza.

Tale vantaggio di Apple pare derivi da un design più simile a quello desktop, soluzione che ARM non avrebbe il coraggio di adottare e che il colosso di Cupertino può invece scegliere in quanto realizza i suoi chip soltanto per i propri device.

Del resto, non scopriamo oggi che la progettazione del proprio chipset da parte di Apple e il raggiungimento di una stretta integrazione tra hardware e software rappresentano un vantaggio sostanziale quando si tratta di massimizzare le prestazioni di un dispositivo mobile.