Google esegue automaticamente il backup nel cloud di alcuni dati presenti nei telefoni Android, come gli SMS (solo Nexus e Pixel) e la cronologia delle chiamate.

In questo modo, se si ha bisogno di formattare il proprio dispositivo o nel caso di smarrimento o furto, qualche dato si riesce pur sempre a recuperare.

Android 9 Pie include le modifiche al modo in cui questi backup vengono archiviati e nemmeno Google può leggere i dati degli utenti: nel blog di sicurezza online del colosso di Mountain View, infatti, si legge che “i dispositivi possono trarre vantaggio da una nuova funzionalità in cui i dati delle applicazioni di backup possono essere decodificati solo da una chiave generata casualmente sul client”. Ebbene, tale chiave è basata sulla password della schermata di blocco dell’utente, che ovviamente non è nota a Google.

I dati vengono quindi memorizzati su un modulo di sicurezza Titan su uno dei server di Google, sistema che blocca in modo permanente l’accesso dopo troppi tentativi falliti.

Non è chiaro esattamente quali telefoni utilizzino questa nuova funzionalità di backup, ma Android 9 Pie è uno dei requisiti. Pertanto, quantomeno i dispositivi Pixel dovrebbero usarlo.