La guerra commerciale intrapresa da Trump contro la Cina anche attraverso il tanto chiacchierato ban USA contro Huawei, sta avendo delle importanti ripercussioni anche per un Paese europeo molto vicino agli USA: l’Inghilterra. Infatti, proprio per via della volontà del governo inglese di escludere completamente Huawei dalla infrastruttura telematica potrebbe portare ad importanti ripercussioni economiche strategiche.

Danni per miliardi di pound

Secondo alcuni portavoce di Vodafone e BT, il ban di Huawei dall’Inghilterra potrebbe causare danni per miliardi di pound nel caso in cui il governo avalli la completa rimozione dei componenti Huawei dalla infrastruttura del paese. Il CEO di BT, Philip Jansen, durante una intervista radiofonica alla BBC Radio 4, non ha nascosto che il normale servizio di connettività per i più di 24 milioni di utenti BT potrebbe essere messo a rischio, mentre dovrebbero impiegarci almeno 5-7 anni per rimuovere unicamente la componentistica relativa alla connettività 5G.

Jansen sottolinea che la sicurezza della infrastruttura è ovviamente al primo posto e non può essere barattata, ma è necessario comprendere che ogni cambio di direzione potrebbe portare a importanti rischi nel breve periodo, cosa che sarebbe saggio evitare.

Alla domanda su quanto tempo servisse alle telco inglesi (compreso BT) a rimuovere completamente qualsiasi componente Huawei all’interno dell’infrastruttura telematica, Jansen ha dichiarato che sarebbe “impossibile farlo in meno di dieci anni“. Inoltre, Andrea Dona, responsabile di Vodafone UK, non ha nascosto che un ban aggressivo potrebbe “ritardare il lancio del nostro 5G e avere implicazioni in termini di costi e concentrerà i nostri investimenti nella rimozione delle apparecchiature esistenti, costringendoci a spendere miliardi per cambiare l’attuale infrastruttura“.

La posizione dei governi occidentali rispetto Huawei sembra viaggiare su binari differenti da paese a paese, anche se l’idea generale che Huawei possa essere controllata dall’esercito cinese starebbe circolando in diverse cancellerie europee.

E l’Italia come si colloca in questa complessa situazione? Ad oggi sappiamo come il più grosso operatore telefonico italiano, TIM, ha ufficialmente escluso Huawei dalla gara per il 5G in Italia ma non ci sono informazioni a livello di Governo che collochino il colosso cinese come un pericolo per la sicurezza nazionale.