Capita, navigando in Rete, di imbattersi in queste storie curiose in cui impiegati di un’azienda diventano fan sfegatati di aziende concorrenti o viceversa. In questo caso parliamo di Guy Kawasaki, uno dei geniali ideatori della campagna marketing del Macintosh avvenuta nel 1984. Kawasaki è ben conosciuto per il suo ruolo di evangelizzatore Apple e per il suo essere fan sfegatato della compagnia di Cupertino. Da un soggetto del genere ci si aspetterebbe di vedere un iPhone o un iPad, ma in realtà Kawasaki è un fan di Android.

In un’intervista con ReadWrite Kawasaki ha affermato che non usa più neanche un dispositivo con iOS.

“People are kind of amazed, but I don’t use any iOS products, none at all. I fell in love with Android on the smartphone, and then I got a Nexus 7 and started using Android on the tablet as well. To me the great irony is that Apple’s slogan was ‘Think Different,’ but today if you think different you’re looking at Android.”

“Le persone sono quasi meravigliate, ma io non uso alcun dispositivo iOS, neanche uno. Mi sono innamorato di Android sugli smartphone, poi ho preso un Nexus 7 e ho cominciato ad usare Android anche sul tablet. Per me la grande ironia sta nel fatto che lo slogan di Apple era ‘Think Different’, ma oggigiorno se “pensi diverso” devi rivolgerti ad Android.”

In realtà, con queste parole Kawasaki non dice niente di nuovo: nell’epoca degli smartphone è Android a rappresentare l’utenza che pensa in maniera differente, mentre nel 1984 era Apple al centro dell’attenzione con tutte le innovazioni portate al mondo PC (nonchè, in fin dei conti, con l’invenzione dello stesso).

Il motivo principale che ha spinto Kawasaki a passare al “lato oscuro” è stata la mancanza di connettività 4G sull’iPhone. “Apple si vanta di essere la guida nel campo degli smartphone, ma allora perchè andava ancora su una rete che è tra 10 e 20 volte più lenta [del 4G]?” In effetti, prima dell’iPhone 5 Apple è rimasta molto indietro in termini di velocità di connessione, e anche iPhone 5 non è in grado di far cambiare idea a Kawasaki. “Non cambierò [piattaforma] adesso, perchè penso che Android sia migliore.”

Nemmeno iPad Mini riesce a convincere Kawasaki: “se ci fosse qualcosa di irresistibile nel Mini cambierei [piattaforma] in un istante, ma cosa c’è di irresistibile? Perchè cambiare?” Eppure iPad Mini è di certo un dispositivo più che interessante. Cosa fa resistere Kawasaki dal tornare ad iOS?

NFC, “vero multitasking, la possibilità di ordinare le applicazioni alfabeticamente in automatico e – soprattutto – la possibilità di usare un cavo standard.

“Another thing I like with Android is they don’t have some stupid proprietary cable. I can go to any hotel front desk and if I’ve forgotten my cable they always have a micro-USB around. I can use my Nexus 7 and it’s on the same cable as my Samsung Galaxy S3. What a concept! A standard cable.”

“Un’altra cosa che mi piace di Android è che non c’è uno stupido cavo proprietario. Posso andare alla reception di qualunque hotel e se ho dimenticato il mio cavo loro hanno sempre un cavo micro USB a portata di mano. Posso usare il mio Nexus 7 e con lo stesso cavo ricarico il mio Samsung Galaxy S III. Che idea! Un cavo standard!”

Non potremmo essere più d’accordo. Come potete vedere dal mio “profilo autore” io possiedo un HTC Desire Z, un Palm Pre 2, un LG Optimus 7 ed un HTC HD2. Li ricarico tutti con un solo cavo. Vi immaginate che incubo sarebbe avere quattro diversi cavi con quattro diversi caricatori?

Il dubbio che Kawasaki sia influenzato dalla sponsorizzazione ricevuta da Samsung per il suo ultimo libro, What the Plus!: Google for the Rest of Us, viene. Lui però assicura che pensa semplicemente ed onestamente che Android sia migliore.

Voi che ne pensate?

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