Molte realtà tra start up ed aziende già bene avviate negli anni hanno cercato di sperimentare soluzioni in grado di trasferire energia elettrica senza cavi. Nessuno di questi tentativi è andato in porto, ma Guru, una start up nata dal California Institute of Technology, afferma di aver trovato la chiave di volta e si presenterà al mondo al CES 2020.

I colleghi di theverge.com hanno incontrato i vertici di Guru in anteprima e visto all’opera i primi prototipi realizzati che saranno mostrati al CES. Il sistema realizzato dalla start up si basa sulla trasmissione dell’energia elettrica attraverso le onde millimetriche ad altissima frequenza, meglio conosciute come mmWave e alla base della tecnologia 5G.

“Ciò che ci rende diversi – ha detto il CEO di Guru Florian Bohn – è l’utilizzo di una tecnologia molto avanzata: le onde millimetriche ci consentono di inviare energia in modo mirato, sicuro ed efficace”.

Un po’ come avviene per il segnale 5G, spedito in modo estremamente preciso dalla cella a ciascun dispositivo, anche le mmWave utilizzare per alimentare e ricaricare i gadget elettronici sono in grado di consegnare in modo mirato e preciso l’energia elettrica agli oggetti dotati del ricevitore sviluppato da Guru, elemento necessario per la ricezione del fascio energetico dal momento che questa tecnologia non è integrata in alcun prodotto esistente.

Il sistema di Guru infatti è in grado di identificare il dispositivo bisognoso di energia per inviargli un raggio di onde radio che trasmettono elettricità, in modo notevolmente più efficace rispetto ai precedenti tentativi che invece si basavano sulle onde elettromagnetiche a bassa frequenza.

Ma la vera innovazione sta nella tecnologia brevettata Smart RF Sensing che può controllare la direzione ed il numero delle onde trasmesse. Così il singolo ricevitore può ricevere il quantitativo di energia di cui necessita, e dunque ricaricare o alimentare oggetti con accumulatori più o meno capienti. Del resto uno dei prototipi realizzati da Guru è una sorta di Roomba che “vaga” all’interno di un ambiente in cerca di oggetti da alimentare, siano anche dei piccoli dispositivi di smart home come dei sensori.

Bohn ha parlato anche della sicurezza dei fasci energetici: “Le onde radio sono intrinsecamente sicure poiché non ionizzanti ed in più queste sono direzionate sul dispositivo da ricaricare, dunque nei dintorni l’esposizione è pressoché nulla. Inoltre abbiamo avviato l’iter per l’approvazione necessaria per tutti i dispositivi che emanano onde radio”.

C’è ancora del lavoro da fare, per esempio sull’efficienza della tecnologia che è notevolmente più bassa rispetto ad una ricarica cablata e paragonabile, per dispersione e tempi di ricarica, a quella di una ricarica wireless standard. Ma di tempo per migliorare, è la speranza dei fondatori, ce ne sarà.