Un’àncora di salvezza in un mare magnum di padelloni. È questo il titolo che abbiamo scelto per la recensione di Google Pixel 4a, l’ultima fatica di Google in ambito mobile nella fascia di prezzo ad oggi più interessante: quella dei medio gamma, solitamente al di sotto di 400 euro. Le specifiche tecniche di Google Pixel 4a ci parlano di un terminale parco, minimal (merito dell’unica colorazione nera con back cover in plastica), ma con tutte le carte in regola (fotocamera eccellente, reattività e pulizia estrema di Android, feature esclusive della gamma Pixel, eccetera) per permettere a Google di replicare le importanti vendite – più di 3 milioni di terminali venduti nei primi trimestri – raggiunte dal buon caro Google Pixel 3a.

Limare pezzi futili e niente versione “XL”

Ma come ha fatto Google ha mantenere il prezzo di vendita al di sotto di 400 euro? Per rispondere a questa domanda bisogna prendere in considerazione i costi vivi che un’azienda deve supportare durante la fase di progettazione di un prodotto, in questo caso uno smartphone. Il colosso di Mountain View si è quindi ritrovato a pensare da capo la strategia di vendita di Google Pixel 4a, andando a limare i costi lì dove non erano necessari.

Ad esempio Google Pixel 4a viene proposto in un unico taglio e con la sola colorazione nera. La scelta di escludere la classica versione “XL” viene spiegata da Brian Rakowski, vice presidente dell’area prodotti Pixel, con le seguenti parole: “Stiamo limitando il numero di diverse configurazioni e abbiamo concentrato tutte le nostre risorse sul nero. Non stiamo realizzando una versione XL e questo ci ha dato un po’ di efficienza in più“.

Per tirare i costi ancora più giù si è anche rivisto il modo in cui lo smartphone è stato costruito, cercando di ridurre l’utilizzo di materiale esterno. Come ha sottolineato Rakowski, “Google Pixel 4a è molto semplice da realizzare e questo implica l’utilizzo di meno forza lavoro. Ci sono meno parti e tante piccole cose che aggiungono costi: sono solo pochi centesimi ma che alla fine si sommano. Una vite in più, un connettore in più, un adesivo in più che non sarebbe necessario configurando lo smartphone in modo diverso“.

Limare i costi futili ha quindi permesso a Big G di offrire uno smartphone con carattere ad un prezzo molto competitivo, soprattutto considerando quello di OnePlus Nord che si aggira più o meno sulla stessa fascia di prezzo.

Cosa ne pensate di Google Pixel 4a? Siete rimasti sorpresi del lancio a sorpresa e delle qualità del nuovo medio gamma? Fatecelo sapere nei commenti qui in basso.