Google ha estratto dalla fondina un’arma per “aggirare” le riluttanze dei produttori come Toyota nell’adozione dei sistemi di ausilio alla guida come Android Auto: sfruttare la poliedricità del suo sistema operativo per cucirgli addosso i sistemi di infotainment.

Volvo si è mostrata da subito pronta ad assecondare le ambizioni di Google, accogliendo con entusiasmo l’iniziativa. Così, nel 2017, le due aziende hanno siglato un accordo per sviluppare sulla base di Android la prossima generazione del sistema di infotainment Sensus con cui sono equipaggiate le vetture svedesi.

Mesi dopo quell’annuncio, ecco far capolino le prime dichiarazioni che mettono a nudo i frutti del lavoro svolto lontano dai riflettori. La prossima generazione di Sensus arriverà equipaggiata con Google Assistant, Google Maps, Google Play Store, ed altri servizi di Big G sui quali le due aziende sono al lavoro.

Android è una naturale garanzia dal punto di vista dell’integrazione con le app sviluppate da terzi, quindi la flessibilità del prossimo sistema di infotainment è fuori discussione allo stesso modo degli aggiornamenti software, che potranno essere gestiti proprio come su uno smartphone.

La presenza di Google Assistant sulle future Volvo indipendentemente dalla presenza di uno smartphone Android a bordo, sarà una garanzia per la gestione vocale di funzioni prettamente automobilistiche come la climatizzazione o i sistemi elettronici di bordo.

Le capacità future frutto della collaborazione tra le due aziende sono state mostrate al Google I/O con l’ausilio di una Volvo XC40. Il nuovo sistema di infotelematica Sensus basato su Android P non arriverà in commercio prima del 2020, ma per allora permetterà anche agli utenti iOS di utilizzare Google Maps in vettura e di poter risvegliare Google Assistant tramite un pulsante dedicato sul volante.

In più il Play Store metterà a disposizione dell’abitacolo tutte quelle app compatibili con Android Auto come Telegram o Spotify, e non sarà indispensabile disporre di un account Google.

Coloro che seguono con attenzione il mondo dell’auto hanno già avuto un assaggio di come è possibile gestire vocalmente la vettura grazie al Mercedes MBUX, factotum della nuova Classe A.

Immaginiamo che l’esperienza e la “fame” che metterà in campo Google per affermarsi su un segmento importante come quello automobilistico daranno filo da torcere a Mercedes e a tutti quei brand che vorranno informatizzare la gestione delle vetture. A tutto vantaggio dei guidatori di tutto il mondo.

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