Google, Intel, Microsoft e altre sette società hanno costituito il Confidential Computing Consortium per aiutare a definire e accelerare la tecnologia open source che offre un accesso ai dati veramente privato, non solo quando sono archiviati o inviati, ma anche mentre si stanno utilizzando.

I primi contributi includono un framework Microsoft che consente di scrivere codice da eseguire all’interno di ambienti di esecuzione affidabili, un framework Intel per la protezione del codice a livello hardware e uno strumento Red Hat che consente di estrarre ambienti sicuri in cui è possibile creare ed eseguire applicazioni private senza server, in modo da rendere i dati sempre crittografati in ogni contesto.

Linux Foundation ospiterà opportunamente il consorzio per la protezione dei dati, tuttavia c’è ancora molta strada da percorrere prima che il CCC dia i suoi frutti.

È la prima volta che viene avviato un progetto open source del genere e un giorno potrebbe rendere i nostri dati ragionevolmente sicuri in ogni fase, anche se è probabile che alcuni governi storceranno il naso.