Google sta rilasciando una serie di miglioramenti per Google Calendar e per Google Assistant, che diventano ancora più utili. In particolare l’assistente digitale diventa più efficiente nel trovare gli smartphone, mentre il calendario propone nuove integrazioni e funzioni.

Google Assistant e la ricerca dei dispositivi perduti

La funzione Trova il mio telefono di Google è molto comoda, soprattutto per trovare lo smartphone perduto nelle pieghe del divano. Anche Google Assistant è in grado di aiutarci in questo compito, ma finora aveva una grossa limitazione che gli permetteva di trovare solamente i due smartphone Android usati più recentemente.

Ora finalmente le cose stanno cambiando e con un aggiornamento in fase di roll out il numero di dispositivi rintracciabili collegati allo stesso account sale a nove. Adesso Google Assistant chiede se deve far suonare l’ultimo dispositivo utilizzato e in caso di risposta negativa propone ulteriori cinque dispositivi collegati.

Come ultima spiaggia propone altri tre smartphone, ma oltre al totale di nove non è, almeno al momento, in grado di spingersi. Fortunatamente sugli smartphone e sugli smart display viene visualizzata una lista di dispositivi ed è possibile toccare quello selezionato per farlo suonare.

Peccato però che non sia possibile chiedere a Google Assistant di trovare un particolare dispositivo ma che sia necessario ascoltare l’intera lista per trovare quello desiderato. Al momento la novità è disponibile solo per la versione americana di Google Assistant ma è probabile che nelle prossime settimane arrivi anche in altri Paesi.

Google Calendar tra appuntamenti e impegni

Due invece le novità per quanto riguarda Google Calendar, una in roll out e una invece in divenire. È in fase di test l’integrazione con le attività di Google Tasks, e le prime testimonianze arrivano proprio dal nostro Paese. Nel menu che permette la creazione di un evento è ora possibile inserire anche un’attività, con una schermata simile a quella degli eventi. È possibile scegliere se visualizzare o meno le attività all’interno del calendario e ricevere notifiche per quelle in scadenza.

Al momento sembrano essere in corso dei testi limitati, attivati dal lato server, tanto che al momento Google afferma che la funzione non è ancora attiva. Un aggiornamento dell’applicazione non sembra sortire alcun effetto per cui sarà necessario attendere un roll out più diffuso.

Google Calendar è protagonista di un altro test, anche in questo caso limitato, che permetterà presto di gestire la modalità Out of office anche dalla versione mobile dell’app. cosa che già accade sul web. La modalità di inserimento è la medesima della creazione di un evento, e permette di scegliere la voce per segnalare l’indisponibilità per un determinato lasso di tempo.

 

È possibile scegliere se rifiutare automaticamente gli inviti ricevuti durante il periodo di assenza o quelli già schedulati. Al momento la funzione è riservata esclusivamente agli account G Suite e non è possibile trasferire la modalità Out of Office sugli account personali. Servirà ancora qualche test prima che il rilascio avvenga per tutti, quindi non resta che attendere e continuare a gestire le assenze tramite l’interfaccia web.