Dalla Relazione annuale del 2018 del Garante della Privacy è emerso che sono state riscontrate numerose irregolarità per quanto riguarda il trattamento dei dati personali nel cosiddetto “telemarketing selvaggio” e nelle comunicazioni commerciali via e-mail o sms.

Il maggior numero di segnalazioni riguarda l’ambito promozionale della telefonia e dei servizi energetici, settori in cui le aziende si avvalgno spesso di call center siti al di fuori del territorio italiano.

Tra le violazioni più comuni vi sono l’oscuramento del numero del chiamante, le chiamate effettuate ad utenti iscritti al Registro pubblico delle opposizioni oppure con numerazioni riservate.

Il Garante della Privacy ci tiene a sottolineare che responsabile di tali violazioni è tutta la filiera del telemarketing.

Tanto per comprendere l’entità del fenomeno, il Garante ha fatto qualche esempio: nell’arco di 18 mesi una sola società è stata capace di effettuare nei confronti di utenti che non avevano fornito il proprio permesso alla trattazione dei dati personali fino a 2 milioni di chiamate promozionali e inviare 22 milioni di SMS.

Sono stati diversi i provvedimenti presi nei confronti di aziende che hanno compiuto gravi irregolarità e il Garante della Privacy assicura che continuerà nella sua opera di controllo ma, allo stesso tempo, ricorda agli utenti di fare attenzione a non fornire inavvertitamente l’autorizzazione al trattamento dei dati quando si viene contattati da un operatore o in occasione di concorsi a premi e acquisto di beni o servizi.