WhatsApp sta rilasciando numerose novità in queste ultime settimane, anche se nella maggior parte dei casi si tratta di piccoli dettagli che potrebbero passare inosservati ai più. L’ultima novità, disponibile con un aggiornamento lato server, riguarda i messaggi inoltrati, che ora mostrano la scritta “Inoltrato”, anche se solamente sui più recenti.

La piccola novità è in roll out in queste ore e potrebbe essere necessario attendere qualche giorno affinché raggiunga tutti gli utenti. Nel frattempo emergono nuovi dettagli sulla situazione interna che ha portato all’addio di numerosi dipendenti e di due importanti dirigenti.

Anche per due miliardari come Jan Koum e Brian Acton, co-fondatori di WhatsApp, non deve essere semplice rinunciare a 1,3 miliardi di dollari. Ma le divergenze con Mark Zuckerberg e la dirigenza di Facebook sono così profonde da impedire qualsiasi ulteriore rapporto.

Al momento dell’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook, costata 22 miliardi di dollari nel 2014, i due fondatori e molti altri dipendenti hanno ricevuto delle stock option che andranno a maturare a Novembre 2018. Nel caso di Koum e Acton il loro valore sarebbe di 1,3 miliardi di dollari, una cifra da far tremare i polsi a chiunque e non che non dovrebbe lasciare indifferente nemmeno chi nel denaro ci può nuotare.

Secondo quanto afferma una fonte decisamente autorevole come il Wall Street Journal, alla base della decisione di “scappare, che ha portato Acton a dimettersi nel settembre dello scorso anno e Koum a dimettersi a partire dal prossimo agosto, ci sarebbe un insanabile divergenza sui dati degli utenti.

Nelle intenzioni dei due manager WhatsApp non avrebbe dovuto essere un’altra macchina di propaganda per Facebook mentre Zuckerberg e il COO Sheryl Sandberg hanno altri punti di vista e nel medio termine contano di rientrare dell’investimento grazie agli introiti pubblicitari.

Dopo numerose promesse, a quanto pare puntualmente disattese, Koum e Acton si sono resi conto di trovarsi di fronte a una causa persa e hanno rinunciato rispettivamente a 400 milioni e 900 milioni di dollari piuttosto di continuare a lavorare in una ambiente diventato decisamente invivibile.