Facebook non tratterrà più un centesimo dai giochini eseguibili da Facebook Messenger per Android. La pagina ufficiale degli Instant Games, giochi istantanei, ha annunciato all’interno di un gruppo per gli sviluppatori cambiamenti al sistema di monetizzazione: “Lavoriamo affinché la piattaforma sia ancor più redditizia per i nostri partner di sviluppo”.

Con questa mossa, la piattaforma di Zuckerberg punta ad aumentare il compenso per gli sviluppatori, troppo risicato per assicurare una crescita soddisfacente nel lungo periodo nel numero e nella qualità dei giochi istantanei. Dal momento che Google rivendica il 30% degli acquisti in-app, rinunciare alla propria fetta era l’unica via possibile per motivare gli sviluppatori a creare e mantenere i giochi su Messenger.

Rimarrà sul Google Play Store Onavo Protect, mentre andrà via dall’App Store su precisa richiesta di Apple. Si tratta di un’app acquisita da Facebook nel 2013 che oltre ad offrire agli utenti una rete VPN per cifrare i dati su internet, offre alla società informazioni sugli utenti.

Tutto regolare e tutto chiaro per chi la scarica, come ha voluto precisare un portavoce di Facebook: “Siamo sempre chiari quando le persone scaricano Onavo sulle informazioni che vengono raccolte e come vengono usate”. Apple sembra essere di avviso diverso mentre sul fronte Google nulla si è mosso e l’app è destinata a restare sul Play Store.

Sempre in tema di app, una è stata allontanata da FacebookmyPersonality, attiva principalmente prima del 2012, ha condiviso i dati degli utenti del social con delle società “che potrebbero averne fatto un uso improprio”. Le 4 milioni di persone che hanno condiviso parte dei propri dati con l’app, nei prossimi giorni riceveranno una notifica dal social che li possa informare dell’accaduto.