Facebook prevede importanti cambiamenti al News Feed nel corso del 2018. Il social network di Zuckerberg intende promuovere le interazioni più significative, secondo quanto la società stessa ha riferito giovedì. Facebook, così sostengono, ha in programma di promuovere i post che generano discussioni rispetto a quelli che vengono “consumati” in modo passivo.

I dirigenti dell’azienda dicono di sperare che tali modifiche possano far sentire meglio le persone circa l’uso di Facebook. La decisione segue un anno, quello da poco conclusosi, non positivo al livello di opinione pubblica. Nel corso del 2017, infatti, i critici hanno messo in evidenza gli effetti negativi della popolare piattaforma sulla società.

Una percezione negativa che, a quanto pare, è piuttosto diffusa, tanto che persino alcuni ex dipendenti hanno preso le distanze dalla creazione alla quale essi stessi hanno contribuito.

Cambiamenti in vista

“Sentiamo la responsabilità di assicurarci che i nostri servizi non siano solo divertenti da usare, ma anche utili per il benessere delle persone“, ha dichiarato il CEO Mark Zuckerberg in un post. Lo stesso ha poi affermato che il grande aumento del numero di post degli editori, sia come articoli che in qualità di video, ha reso l’esperienza di News Feed più passiva e meno soddisfacente. Pertanto l’azienda ha deciso di intervenire, come annunciato giovedì, con modifiche finalizzate a promuovere i post che stimolano le conversazioni.

“Saremo in grado di prevedere i post a proposito dei quali agli utenti potrebbe piacere interagire con i propri amici e mostreremo quei post più in alto nel feed”, ha detto Adam Mosseri, che è a capo del team che si occupa del News Feed, in un post sul blog. “Sono quei post che generano discussioni botta e risposta nei commenti, nonché quelli quelli a cui gli utenti vorrebbero aggiungere una propria reazione o condividerli. Che si tratti di un post di un amico in cerca di consigli, di un amico che chiede feedback per un viaggio, di una notizia o di un video che promuove molte discussioni.”

Non è la prima volta

Non è la prima volta che Facebook manifesta la propria volontà di riequilibrare la piattaforma al fine di favorire le interazioni con amici e familiari. Già nel 2016 la società aveva annunciato che avrebbe privilegiato i post condivisi da persone conosciute dall’utente, rispetto a quelli condivisi da pagine di proprietà di editori o di altre attività commerciali. Si può risalire ancora più a ritroso, al 2015. Quando erano stati introdotti dei cambiamenti finalizzati a ridurre la portata delle pagine, per conferire maggior risalto ai contenuti di amici e parenti.

Le modifiche sono state reali, tanto che la percentuale di traffico generata dai publisher è andata diminuendo nel tempo. Ciò è stato confermato anche da una serie di editori, in qualità di diretti interessati. Gli editori stessi hanno poi cercato di compensare il calo investendo in maniera importante nella realizzazione di contenuti video. Si tratta del tanto deriso “pivot to video”, un’ossessione scherzosa di Media Twitter. Il motivo è che fino ad ora, Facebook ha gestito il News Feed in modo da favorire i video presenti nel feed rispetto ad altre tipologie di contenuti.

Meno contenuti “passivi”, e le fake news?

La richiesta di video ha portato alla proliferazione di questo genere di contenuti, di solito si tratta di filmati veloci e poco costosi. Ciò significava molto materiale di repertorio corredato con didascalie. Questo tipo di video rappresenta uno dei sconfitti dell’annuncio di Facebook. Insomma, se gradivate guardare passivamente video della durata di 90 secondi senza audio, probabilmente vi converrà andare a cercarli altrove.

Si è tentati di vedere nei cambiamenti una potenziale soluzione al modo in cui falsificazioni e propaganda possono diffondersi rapidamente su Facebook. Questo anche dopo un anno, come il 2017, caratterizzato da aspre critiche. Eppure i cambiamenti annunciati, da soli, sembrano poter fare poco per risolvere il problema. Spesso le fake news diventano virali proprio perché in grado di generare un forte engagement. In questo senso, le modifiche prospettate potrebbero addirittura finire col favorirne la diffusione.

Zuckerberg ha detto di aspettarsi che i cambiamenti introdotti spingano le persone a trascorrere meno tempo su Facebook. “Ma mi aspetto anche che il tempo dedicato a Facebook acquisisca maggior valore. E se facciamo la cosa giusta, ritengo che ciò farà bene alla nostra community ed al nostro business sul lungo periodo”, ha poi concluso.