Secondo un rapporto di Business Insider di ieri, Facebook ha confermato di aver caricato involontariamente gli indirizzi email di oltre 1,5 milioni di utenti senza la loro autorizzazione al momento dell’iscrizione al servizio a partire da maggio 2016.

Facebook chiedeva ad alcuni utenti di inserire la password per il loro account di posta elettronica quando stavano creando un nuovo account Facebook e dopo averla inserita veniva visualizzato un messaggio che li informava che il social network stava importando i loro contatti, senza offrire la possibilità di rinunciare.

Facebook ha anche rilasciato una dichiarazione in cui afferma di aver interrotto la funzionalità di verifica della posta elettronica in quanto ha scoperto che in alcuni casi i contatti email delle persone venivano caricati involontariamente sulla piattaforma quando creavano il loro account.

La società ha inoltre specificato che questi contatti non sono stati condivisi con nessuno e li sta eliminando, oltre a informare le persone coinvolte i cui contatti sono stati importati, tuttavia Facebook ha confermato a un reporter di Business Insider che i dati caricati non sono stati utilizzati solo per consigliare gli amici agli utenti, ma anche per migliorare gli annunci pubblicitari.

Le argomentazioni di Facebook, in questo caso, sono piuttosto miti e confermano la reputazione di un’azienda che maneggia costantemente i dati degli utenti. Il mese scorso, la società è stata sorpresa a memorizzare le password degli utenti in chiaro.