Gli investitori considerano Facebook come una macchina da soldi, nonostante le continue fughe di dati e gli scandali che stanno ripetutamente colpendo il colosso dei social network.

È quanto si evince analizzando i risultati finanziari del primo trimestre, il cui annuncio è stato seguito da una crescita del 5% della quotazione in borsa. A quanto pare gli investitori non sono spaventati dall’imminente multa in arrivo dalla FTC (Federal Trade Commission, che potrebbe raggiungere i 5 miliardi di dollari.

A fronte di un fatturato che ha superato i 15 miliardi di dollari, circa 13,5 miliardi di euro, la compagnia di Zuckerberg ha fatto registrare un profitto di 2,4 miliardi di dollari, circa 2,1 miliardi di euro. Se la cifra vi appare impressionante considerate che “mancano” all’appello 3 miliardi di dollari, accantonati in previsione della multa e già iscritti nel bilancio tra le voci passive.

A ridurre l’utile ci pensa anche l’incremento dei costi amministrativi, passati dagli 800 milioni dello scorso anno agli oltre 4 miliardi di quest’anno, necessari per pagare i quasi 37.800 dipendenti. Cresce il numero di utenti che accedono almeno una volta al giorno a Facebook, oltre 1,56 miliardi, mentre la base mensile arriva a 2,38 miliardi, in entrambi i casi con una crescita dell’8% rispetto all’anno scorso.

Il settore mobile porta la maggior parte dei guadagni a Facebook che ottiene il 93% dei profitti dalle applicazioni mobili, utilizzate (considerando anche WhatsApp, Instagram e Messenger) da oltre 2,1 miliardi di utenti ogni giorno.

Cresce, nonostante tutto, l’uso delle Storie, una funzione controversa e, si pensava, poco apprezzata dagli utenti. Sono invece oltre 500 milioni gli utenti che, ogni giorno, visualizzano o pubblicano una Storia, un dato in crescita molto decisa rispetto ai 300 milioni dello scorso mese di settembre.