Tra le tante novità di F8, la conferenza per sviluppatori tenutasi i primi di maggio, Facebook svelò di essere al lavoro su un servizio di incontri simile a Tinder ma con alcune differenze sostanziali. Ne abbiamo parlato nell’articolo sulla conferenza: eccolo.

Da allora sono passati tre mesi, e nel frattempo Facebook ha offerto ai propri dipendenti la possibilità di provare in anteprima il servizio, ma solo per testarne l’interfaccia e riportare l’eventuale presenza di bug. L’azienda ha sì confermato la notizia, ma i retroscena e il collage di screenshot sotto sono merito di Jane Manchun Wong, una ricercatrice indipendente che tramite il codice dell’app ha scoperto l’esistenza della fase di test.

Così si scopre come Facebook abbia chiesto a coloro che volevano sbirciare in anteprima di registrarsi con dati fittizi e di non sfruttare il servizio per flirtare con i colleghi di lavoro, e che ovviamente applicherà le attuali politiche anti molestie anche (e soprattutto) al “suo” Tinder.

C’è un’altra novità che riguarda il social più famoso di sempre, e a differenza della precedente è tangibile per tutti. O quasi: a quanto pare, solo con la versione 183.0.0.39.75 dell’app – che non è l’ultima – i link aperti tramite Facebook sono affidati al motore di Google Chrome. Sparisce così la voce nelle impostazioni che consentiva di scegliere se aprire i link esternamente all’app.