Il team di Facebook continua ad apportare modifiche alle regole di policy del popolare social network ed a provare a correre ai ripari per porre rimedio agli enormi problemi causati dallo scandalo di Cambridge Analytica.

All’inizio di aprile Instagram ha annunciato che avrebbe limitato la capacità delle app di terze parti di estrarre i dati dall’API dell’azienda di photo-sharing e nelle scorse ore Facebook ha annunciato di avere apportato nuove modifiche per proteggere la privacy dei propri utenti (e, in parte, per provare a salvare la faccia).

Le modifiche in questione includono disposizioni sul trasferimento dei dati al di fuori dell’app Facebook, l’uso dei fornitori di servizi, l’elaborazione dei dati da parte dei partner tecnologici e il modo in cui il social network controlla il rispetto delle proprie regole.

Molte API non saranno più disponibili per gli sviluppatori di app di terze parti, che non saranno più in grado di pubblicare post su Facebook al posto dell’utente (quelle che possono farlo attualmente avranno tale possibilità fino all’1 agosto 2018).

Tra le altre novità, le app che pubblicano sulle Pagine tramite l’API Live saranno limitate ai soli partner approvati e gli sviluppatori non saranno più in grado di richiedere informazioni su dove sono state taggate le foto.

Per ulteriori informazioni sulle varie novità introdotte vi rimandiamo all’apposito post sul sito dedicato agli sviluppatori.