Qualche mese fa esplodeva la moda di condividere sui social proprie foto invecchiate o ingiovanite, ovviamente modificate tramite un’applicazione che ha attirato l’interesse di milioni di utenti in tutto il mondo. L’applicazione FaceApp è stata trattata anche da noi ed infatti a metà luglio vi avevamo parlato di alcuni importanti dubbi circa la privacy e l’utilizzo delle foto caricate sul sistema.

Malgrado la compagnia abbia più volte dichiarato di non trasmettere dati con i server residenti in Russia, si è più volte parlato della possibilità che l’azienda possa salvare sul cloud una foto caricata, non si sa bene per quale motivo.

Questa onda di preoccupazioni circa la privacy ha fatto sì che il Senatore americano Chuck Schumer chiedesse all’FBI di fare luce sul comportamento dell’applicazione e se potesse essere utilizzata dai russi come un sistema di controspionaggio.

In queste ore l’FBI ha dichiarato che “considera come potenziale sistema di controspionaggio ogni applicazione sviluppata in Russia”, soprattutto per i mezzi a disposizione della Russian Federal Security Service che per legge può accedere a tutte le comunicazioni e server nei confini nazionali senza effettuare alcun tipo di richiesta ai provider.

Alla luce di quanto dichiarato dall’FBI, il Senatore Schumer ha esortato tutti i cittadini americani di eliminare immediatamente l’applicazione FaceApp e di pensarci su due volte prima di scaricare un’applicazione sviluppata in una nazione ostile. Se anche voi utilizzate l’applicazione per cambiare l’aspetto del vostro volto o dei vostri cari, vi esortiamo di cercare applicazioni simili come ad esempio Snapchat e di non utilizzare più FaceApp.